sabato 26 aprile 2008

A Pianodardine Fisichella sponsor delle balle di talquale.


Solo una farsa quella di Pietro Foglia, alle 17.00 di questo pomeriggio almeno 15 tir hanno varcato i cancelli dell’impianto del CDR di Pianodardine. Ogni tir trasporta, in media, a detta dei conducenti, un quantitativo di 20 balle di talquale. La gran parte dei mezzi usati per la mobilitazione, in incognito, dei rifiuti sui teloni di copertura delle fiancate recava la pubblicità di una nota marca di birra (Drive Beer) che ha come testimonial il campione di F1 Fisichella.
Il lucchetto posto stamane ai cancelli dal presidente dell’Asi, sembra, quindi, più seguire la moda di Ponte Milvio del film di Federico Moccia che indicare il divieto d’accesso al Cdr di Pianodardine per le balle di talquale. Questo pomeriggio si è compiuto l’ennesimo atto che consuma ulteriormente la frattura tra cittadini ed istituzioni in un’area che, per come è dislocata, sembra essere terra di nessuno se non dell’Asi. Neppure i sindaci, che, se durante le assemblee popolari non mancano di esprimere vicinanza e partecipazione ai comitati, in sede di convocazione Asi votano bilanci e piani industriali che nelle loro scelte affossano il diritto alla salute delle loro stesse comunità, da oggi, sono credibili.
L’ intera area vive da anni una condizione di inquinamento diffuso in concentrazioni superiori ai limiti di legge nei suoli, nell’aria e nelle acque sia superficiali, fiume Sabato, che sotterranee.
Il Cdr, l’incendio dell’Irm, le industrie che trattano legno, cementi e catrame hanno, già da tempo nell’intera area, determinato palesi condizioni d’invivibilità (zona rossa per rischio inquinamento) per i cittadini, le famiglie e gli stessi lavoratori con un incremento, come segnalato dagli stessi comitati, di malattie tumorali.
Le balle di talquale saranno, da oggi, ospitate in un impianto poco idoneo e mancante delle relative norme di sicurezza sia nell’accesso stesso al sito che per l’impiantistica antincendio con un’approssimativa impermeabilizzazione dello stesso sito di stoccaggio che, oltre ad essere nei pressi del fiume Sabato, insiste al di sopra di una falda superficiale.
Invito, quindi, i cittadini ad un monitoraggio continuo della zona e le istituzioni al coinvolgimento dei comitati civici nelle scelte future per l’intera area.

Generoso Bruno

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