venerdì 25 aprile 2008

25 aprile.


Ricordo il 25 aprile a Milano nel ’94. Erano i giorni del primo governo Berlusconi, sconfitta la “gioiosa macchina da guerra”dei Progressisti guidati da Achille Occhetto, per la prima volta i post – fascisti di An e l’incognita della Lega erano al governo. Ricordo il lungo viaggio in treno, l’appuntamento con Roberta in testa al primo binario a Milano centrale, la pioggia addosso per tutto il corteo, la giacca fradicia e l’acqua negli anfibi, lo striscione de il manifesto, il freddo addosso e la cotoletta alla milanese mangiata a casa di Pier prima di ripartire verso casa in un viaggio durato quattordici anni e finito lo scorso 14 aprile. Un viaggio che per intero ha attraversato, finendo a destra, la lunga transizione allora cominciata.
Temo l'impianto valoriale su cui il centrodestra è plasmato e mi spaventa che il voto abbia, con nitidezza, fotografato quel portato come socialmente e culturalmente dominante e, quindi, capace di attraversare anche una parte non irrilevante dell'attuale opposizione parlamentare.
Vivo questo 25 aprile 2008 con la consapevolezza che la sinistra, quella che resta, ma soprattutto quella che sarà, dovrà costruirsi e, da subito, misurarsi in una durissima battaglia in difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione Italiana che, ormai, dopo sessant’anni, appare davvero minacciata ed in via d’archiviazione.Buon 25 aprile, quindi, all’Italia pacificata di Spello che, anche ieri l’altro, ha visto tre morti e quattro feriti sul lavoro. Buon 25 aprile ad Emma Marcegaglia che senza più la sinistra politica in parlamento può chiedere ed ottenere la riduzione le sanzioni alle imprese approvate nel Testo sulla sicurezza. Buon 25 aprile a chi crede che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro e buon 25 aprile, soprattutto, a chi sa che non è vero.
Generoso Bruno

1 commento:

Anonimo ha detto...

Noi Giovani Comunisti di Solofra in vista della ricorrenza del 25 Aprile, giorno della liberazione dal nazi-fascismo, sosteniamo e ribadiamo con forza il valore storico di tale evento.
Nel sottolineare la memoria storica rifiutiamo ogni tipo di logica strumentale e reazionaria messa in atto da forze ideologicamente xenofobe ed esecutrici di fatto del nazionalismo tribale e territoriale.
Il nostro messaggio punta anche a delegittimare la patina d'indifferenza all'evento "25 Aprile" che da troppo tempo è tendenzialmente insita in questa società.
Pertanto auguriamo un buon 25 Aprile ad ogni italiano ed italiana affinchè la memoria venga sempre coltivata e non ci si dimentichi di quanto sangue è stato necessario per godere della democrazia della Repubblica Italiana.

Responsabile GC Solofra
Tommaso Gaeta