Ci sono persone costrette a vivere con la scorta come lo scrittore Roberto Saviano e il senatore Tommaso Sodano parlamentare di Rifondazione comunista, presidente uscente della Commissione ambiente del Senato e autore della Relazione sul ciclo dei rifiuti che ha avuto il coraggio e il merito di chiamare le cose col proprio nome di calcolare cioè gli sprechi e indicare i responsabili di quattordici anni di emergenza. A lui è stata data addirittura la doppia scorta per aver ricevuto parecchie volte proiettili e minacce di morte.Tutto comincia con un'inchiesta nata da un esposto del sen Sodano, che denunciava sospette irregolarità nella gara di appalto con cui nel 2002 era stata affidata alla FIBE S.p.a. la gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania. Nel corso dell'indagine poi gli inquirenti si sarebbero imbattuti in tutta una serie di elementi dai quali hanno tratto la convinzione di un accordo fraudolento, volto a favorire illecitamente la suddetta azienda, coprendone gli inadempimenti e consentendole di percepire sostanziose erogazioni statali.Le fattispecie ipotizzate dagli inquirenti devono essere verificate in sede dibattimentale, ma un dato è incontrovertibile: in questi anni si è fatto di tutto per boicottare la raccolta differenziata consentendo alla FIBE di continuare ad accumulare nei Cdr ecoballe di scarsa qualità con rifiuti che si era impegnata a smaltire dietro lautissimo compenso. Insomma l'ipotesi di reato sarebbe quella di aver favorito un'azienda omettendo controlli e disincentivando la raccolta differenziata' per poi accumulare rifiuti da far smaltire alla stessa ditta." Ancora poche settimane fa - racconta il sen Sodano - ho inviato al Commissario straordinario l'elenco delle imprese collegate alla camorra e che ancora riescono, grazie a catene di subappalti, ad avere appalti nella gestione dell'emergenza rifiuti". Si tratta soprattutto di imprese che operano nel settore della calcestruzzi e del movimento terra - settori d'oro quando ci sono le emergenze - e di imprenditori proprietari di terreni che chiedono la concessione per nuove aree di stoccaggio dei rifiuti. Sodano fa soprattutto un nome: il gruppo Marinelli che pur avendo le interdittive della Prefettura per infiltrazioni camorristiche riesce ad avere appalti nascondendosi dietro prestanomi e vari subappalti grazie a triangolazioni con altre ditte". Sodano poi replica a chi lo minaccia: "Il mio impegno contro la criminalità organizzata e il suo intreccio con la politica non verrà meno".Sodano è candidato in Campania per il Senato nelle liste della Sinistra l'Arcobaleno che ha la sede del suo comitato elettorale a Pomigliano D'Arco, in via Ettore Cantone, nel centro del paese, e il 17 marzo sotto gli occhi di decine di potenziali testimoni, qualcuno ha sollevato la saracinesca e ha depositato all'interno una busta con proiettili e una lettera con minacce di morte. I proiettili erano otto, sei calibro 38 e due calibro 22, la lettera scritta a mano e a stampatello diceva che la cittadina di Pomigliano "deve essere libera dai comunisti"e "Se non andrai via, sono costretto da forze maggiori ad ucciderti". La domenica mattina successiva nonostante la vigilanza, sono stati trovati sempre nella sede del comitato elettorale altri otto proiettili e una lettera più esplicita che diceva "Non hai capito la lezione, se non te ne vai prima del 13 aprile ti ammazzeremo". Stessa mano stessa modalità, stessa sicurezza. La sede del comitato - osserva Sodano - è sotto vigilanza dalla settimana scorsa eppure chi ha consegnato i proiettili si è sentito comunque tranquillo di poter agire indisturbato".Quindi la questione rifiuti entra con prepotenza nella campagna elettorale. Questa minaccia e' l'ennesimo tentativo di far tacere una delle poche voci che in Campania si sono sempre battute, con costanza e coerenza, contro la presenza della camorra e le tante illegalita' nella gestione dei rifiuti."Tommaso Sodano e' l'espressione di una lunga battaglia contro la mafia, la camorra, il malaffare e la tutela della salute e dell'ambiente dei cittadini campani. A lui va il riconoscimento per un lavoro straordinario che ha dato avvio alle piu' importanti inchieste giudiziarie degli ultimi anni in Campania. "Il problema dei rifiuti in Campania pone al centro l'etica della politica, quella magica parolina sparita dai programmi elettorali di molte forze in campo. I comitati di affari presenti sul territorio hanno individuato i loro nemici negli ambientalisti appunto, come il senatore Sodano. Auspico che molti cittadini a prescindere dalle loro idee politiche siano solidali con il senatore Sodano. Le persone che lottano veramente contro le mafie non vanno lasciate sole.
Giu. Bus.
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