Non sono pessimista, possiamo farcerla ma dobbiamo subito risolvere i problemi di chi ci rappresenta". Lo ha detto Paul Ginsborg intellettuale e anima del movimento della Sinistra unita e plurale.
"Dobbiamo rispondere a questa domanda: chi rappresenta ora la sinistra? Penso che ci sia un grande spazio a sinistra del Pd e se siamo umili e intelligenti possiamo, con tenacia, riempirlo. Non sono pessimista, possiamo farcerla ma dobbiamo subito risolvere i problemi di chi ci rappresenta". Lo ha detto Paul Ginsborg intellettuale e anima del movimento della Sinistra unita e plurale intervenendo all' assemblea a Firenze. "Non posso stare - ha aggiunto - in un'aggregazione politica in cui la democrazia non c'é. Dico a quegli esponenti di Rifondazione che oggi saranno al comitato nazionale che io non voglio che i nostri destini siano decisi da loro, non è possibile". Quindi, smettete di "litigare e di radicalizzare le posizioni che vi dividono. Abbiamo bisogno di Rita Borsellino, di Paolo Ferrero, di Fulvia Bandoli, di Niki Vendola e tutti insieme non vogliamo sentire che vi siete divisi". "Oggi - ha proseguito Ginsborg - ho visto negli occhi dei dirigenti di Rifondazione il veleno della parte, del risentimento, della radicalizzazione. Bisogna in qualche modo, pur sapendo che veniamo da tante tradizioni, saper lavorare insieme. Nessuno dalla società civile vi direbbe mai: dovete sciogliervi. Dovete decidere voi, ma dovete aprire subito uno spazio di decisione nostra tutta e non possiamo aspettare". Non riflettere sulla "grande botta" che ha preso la Sinistra Arcobaleno "sarebbe stupidissimo". Lo ha detto l'intellettuale Paul Ginsborg parlando all'assemblea della Sinistra unita e plurale. Dopo aver espresso un'"opinione positiva" sull' assemblea di oggi, Ginsborg ha sottolineato la "grande voglia di non entrare solo nel discorso retorico e nel lutto collettivo, ma cercare vie d'uscita, ripartire, e anche se ci sono stati tanti errori, fra cui qualcuno che noi da Firenze abbiamo cercato di segnalare ai vertici dei partiti". Per Ginsborg "non tutto è perduto. All'interno di un contesto generale drammatico, direi che questa assemblea è dignitosa: la gente sta pensando e sta proponendo, non si può chiedere di più in questo momento". "Sono convintissimo - ha detto poi Ginsborg - che fra le cose che non sono andate bene, una ha distrutto l'entusiasmo e la passione negli elettori: la decisione di scegliere tutti i candidati dall'alto. Lo ha fatto anche il Pd, ma noi dovevamo dimostrare la nostra diversità".
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