venerdì 28 marzo 2008

Giornata tematica su lavoro e precarietà, Bruno: DICHIARAZIONE


Generoso Bruno, candidato de la Sinistra l’Arcobaleno.

“Nella giornata in cui la Sinistra l’Arcobaleno dedica l’attenzione ai temi del lavoro e della precarietà, anche ad Avellino, sentiamo, dichiara, con un po’ d’ironia, Generoso Bruno, di non poter prescindere dall’andamento dei mercati. Insieme a Gennaro Migliore e ad altri candidati sarò al mercato di Avellino perché quello è uno degli specchi del Paese reale. E’ lì, più che altrove, che si avverte con sempre maggiore forza l’attuale contraddizione vissuta dalle famiglie, dalle lavoratrici e dai lavoratori in merito alla perdita del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. E’ in questa maniera che costruiamo un pezzo importante di questa anomala campagna elettorale in cui sentiamo di dover mettere a valore, quasi come il dato di una inchiesta sul campo, l’incontro tra la gente ed il soggetto politico plurale ed unitario della sinistra italiana. Per la Sinistra l’Arcobaleno, già da subito, si possono aumentare i salari dei lavoratori dipendenti. Chiediamo, come è scritto nella legge finanziaria, l’utilizzo dei miliardi di euro dell’extragettito derivato dalla lotta all’evasione e l’introduzione di un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale. Il mercato settimanale, quindi, come luogo entro cui la politica torna ad essere agita come risposta e speranza verso la materialità dei bisogni reali. Domani, quindi, ancora una volta, avremo l’occasione di chiedere ai cittadini, sempre più spesso spettatori attoniti di una campagna elettorale confezionata da Veltroni e da Berlusconi più sulle similitudini che sulle differenze, il protagonismo di una scelta di parte, la loro”.

Sabato 29 marzo LAVORO E PRECARIETA’

Giornata tematica, su lavoro e precarietà, de la Sinistra l'Arcobaleno, qui di seguito pubblichiamo i punti del programma in materia:
• Superare la legge 30 e riportare il falso lavoro autonomo a lavoro subordinato

Le leggi attuali sul lavoro permettono l’utilizzo di contratti precari, camuffati da lavoro autonomo, per attività lavorative che invece sono di lavoro subordinato.
Noi proponiamo l’eliminazione dall’ordinamento giuridico delle collaborazioni coordinate e continuative e del lavoro a progetto, nonché dell’associazione in partecipazione con apporto di lavoro, e la conseguente riconduzione di tutta la vasta area del falso lavoro autonomo alla disciplina, ai diritti e alle tutele del lavoro subordinato. Con una norma specifica va eliminata anche la prassi delle “false partite IVA”.

• Combattere l’abuso dei contratti a termine

Noi proponiamo una nuova disciplina del lavoro precario basata sull’ammissibilità del lavoro a termine solo a fronte di esigenze obiettivamente temporanee individuate dalla legge e/o dai contratti collettivi; il ripristino del concetto di frode alla legge per contrastare la prassi della reiterazione delle assunzioni a termine, facendo gravare sul datore di lavoro l’onere della prova per l’obiettiva temporaneità delle assunzioni effettuate; l’introduzione di un limite di durata massima di trentasei mesi per i contratti di apprendistato.

• Ricondurre il lavoro precario a lavoro a tempo indeterminato

Nelle nuove assunzioni, anche quelle a tempo determinato, deve essere garantito il diritto di precedenza a chi è già stato assunto con un rapporto di lavoro a termine di qualsiasi natura, in maniera che, a prescindere dall’accertamento della frode alla legge, dopo 36 mesi sia comunque assicurato il diritto all’assunzione a tempo indeterminato a tutti coloro che hanno lavorato in forma precaria per lo stesso datore di lavoro.

• Stabilire per legge l’orario di lavoro giornaliero massimo

Nel nostro Paese non esiste più un limite massimo giornaliero dell’orario di lavoro. Le conseguenze, anche per la sicurezza del lavoro, sono ampiamente dimostrate dalla cronaca drammatica degli omicidi sul lavoro.
Proponiamo che la durata normale massima della giornata lavorativa sia stabilita per legge in otto ore, fermi restando limiti inferiori eventualmente stabiliti dalla contrattazione collettiva; che in nessun caso il lavoro straordinario possa essere svolto in misura superiore alle due ore giornaliere, con costo dell’ora di lavoro straordinario non inferiore a quello del lavoro ordinario.

• Impedire le esternalizzazioni fraudolente

Un altro elemento rilevante nell’estensione della precarietà deriva dalle esternalizzazioni, create apposta per somministrare mano d’opera, e spacciate come contratti d’appalto, con condizioni di salari e di lavoro deteriori, oltre che con cessioni fittizie di rami d’azienda.

Proponiamo di contrastare il fenomeno delle esternalizzazioni fraudolente, recuperando il principio giuridico del diritto comunitario, per cui il trasferimento di ramo d’impresa può riguardare esclusivamente un’articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata preesistente, che conserva nel trasferimento la propria identità.

• Garanzie per i lavoratori degli appalti

Ai lavoratori delle imprese appaltatrici e sub appaltarici, quando si tratta di reale decentramento di fasi del ciclo produttivo, va riconosciuto il diritto alla parità di trattamento con i dipendenti dell’imprenditore committente. Le stesse regole devono essere applicate agli appalti delle pubbliche amministrazioni.
Deve essere posto un divieto normativo rigoroso per gli appalti di mera manodopera, in particolare quella delle finte cooperative.


• Salvaguardare lo Statuto dei diritti dei lavoratori

Siamo contrari a peggiorare o cancellare l’articolo 18 che vieta il licenziamento senza giusta causa. Al contrario ne proponiamo l’estensione.

• Una legge per la rappresentanza sindacale

La frantumazione dei rapporti di lavoro impone una ricomposizione dei diritti sul piano legislativo, prima ancora che contrattuale. Perciò è necessario ed urgente riprendere un confronto nel Parlamento e nel Paese per una legge sulla rappresentanza sindacale.
Le lavoratrici e i lavoratori devono avere l’ultima parola sull’approvazione delle piattaforme e degli accordi.

• Più valore al lavoro pubblico, contro le privatizzazioni.

Assumiamo il valore del lavoro pubblico come fattore determinante per affermare un’idea di modello sociale fondato su uno sviluppo duraturo e di qualità. Tale impostazione è alternativa alle privatizzazioni dei servizi pubblici che, in questi anni, hanno raggiunto limiti tali da mettere a rischio il welfare universalistico. In particolare, beni comuni come acqua, ambiente, salute, istruzione, sicurezza, devono restare di proprietà e a gestione pubblica perché il loro affidamento al mercato metterebbe a rischio la capacità stessa di garantire diritti fondamentali della persona.

• Introdurre il salario minimo

Per contrastare la frammentazione delle regole del mercato del lavoro e combattere la piaga dei salari bassi, oggi è indispensabile affrontare il tema del salario minimo e connetterlo con quello dell’efficacia generale dei contratti di lavoro.
Proponiamo di dare piena attuazione all’articolo 36 della Costituzione italiana con riferimenti precisi ad una adeguata retribuzione – prevista per legge – che sia la media comprensiva tra il contratto nazionale e la contrattazione aziendale o territoriale.
Per il 2008, 8 euro all’ora è la retribuzione minima che va prevista, che corrisponde a una retribuzione mensile netta di 1000 euro. Questo importo va pienamente indicizzato con cadenza annuale rispetto al tasso di inflazione reale.

• Aumentare subito le retribuzioni

Il potere di acquisto si è ridotto in maniera drammatica. Questa è una condizione inaccettabile per milioni di lavoratori e di lavoratrici e una causa fondamentale della crisi economica.
Si possono aumentare da subito i salari dei lavoratori dipendenti:
· utilizzando i miliardi di euro dell’extragettito derivato dalla lotta all’evasione (è scritto nella legge finanziaria) per aumentare in maniera consistente le detrazioni per lavoro dipendente
· introducendo un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale

Siamo nettamente contrari a qualsiasi incentivo del lavoro straordinario.

Clima. Energia. Ambiente.

Intervento di Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo all’Assemblea Parlamentare Euromediterranea

Sessione plenaria su Fonti energetiche, difesa ambientale e cambiamenti climatici
Atene 28 Marzo 2008,

non vi è dubbio alcuno che vi sia un trend sempre crescente per trovare nuove e alternative fonti per l'energia. Esperienze straordinarie sono in corso, per esempio per lo sfruttamento dell’energia solare, nei vari paesi mediterranei, ma non solo.

Sempre di più nel Mediterraneo vi è consapevolezza e pratica per l’uso di energia pulita. I paesi parte della Dichiarazione di Barcellona del 1995 hanno definito importanti aspetti e progetti di cooperazione nell’ambito dell’energia e dell’ambiente. Ma ancora troppo scarsi sono i risultati ottenuti.
Deve essere chiaro che il degrado del Mare Mediterraneo, l’espansione della desertificazione, la contaminazione delle acque, colpiscono non solo la salute dei 430 milioni di persone che vivono nei paesi delle coste, ma sono lesive per tutta la vita economica e per lo sviluppo; settori -solo per citarne alcuni- come la pesca o il turismo ricevono colpi mortali dall’inquinamento ambientale.

Anche l’occupazione militare dei Territori Palestinesi e l’assedio di Gaza sono un pericolo per tutti noi.
L’allarme che viene dalle fogne che debordano nel nord di Gaza e vanno direttamente al mare, colpiscono, in primo luogo i Palestinesi ma anche gli Israeliani e tutti noi che siamo lambiti dalle acque del mediterraneo.
E’ necessario un intervento immediato, certo per la fine dell’embargo a Gaza e delle violenze che colpiscono la popolazione civile palestinese ed israeliana, ma è altrettanto indispensabile costruire progetti in cooperazione tra Egitto, Palestina e Unione Europea per fornire Gaza di un autosufficienza energetica, pulita e sostenibile. Dobbiamo però agire presto.

Il Parlamento Europeo ha assunto la questione del cambiamento climatico come una priorità imprescindibile, ed in questo senso l’Unione Europea, così come i sui governi devono rispettare gli impegni assunti per la riduzione delle emissioni del gas serra e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questa terra appartiene a tutti, donne, uomini, animali, alberi e dobbiamo difenderla, anche dalle nostre politiche sbagliate e dal nostro modello di sviluppo che mostra ogni giorno di più i suoi limiti e pericoli. Dobbiamo essere molto attenti a non cercare strade facili che possono apparentemente fornire soluzioni, come l’energia nucleare che rischia invece di distruggerci.

E’ davvero una grande sfida quella che ci attende. I programmi che ci siamo dati a partire dai piani di Orizzonte 2020, al protocollo di Kyoto, agli impegni assunti nella conferenza di Bali, alla attuale proposta che assumeremo in questa conferenza della creazione di una Comunità Euro-Mediterranea dell’Energia, al gruppo di lavoro ad hoc che vogliamo formare, non possono restare buone intenzioni, né dichiarazioni altisonanti, ma devono essere pratiche concrete alla quali affidare le nostre energie e le nostre risorse anche economiche.

Abbiamo segnato e disegnato strade e sentieri, lavoriamo insieme, con coerenza ed in partnership, se sapremo farlo ci aspetta un arcobaleno pieno di energia pulita”.

La Sinistra e il lavoro: Gennaro Migliore interviene alla prima del film “Signorina Effe” con la regista Wilma Labate

Il Presidente dei Deputati del Prc-Sinistra Arcobaleno Gennaro Migliore parteciperà alla prima del film “Signorina Effe” assieme alla regista della pellicola Wilma Labate.
La “Signorina F” non è, contrariamente a quanto si possa pensare, una misteriosa ragazza dal nome incompleto, ma uno dei colossi dell’economia italiana dell’ultimo secolo, la FIAT.
La storica fabbrica di Torino nell’autunno del 1980 fu teatro di un tesissimo scontro tra i dirigenti, che annunciarono un clamoroso taglio del personale, e i lavoratori, che si organizzarono per un lungo sciopero contro quei licenziamenti che avrebbero portato alla disperazione migliaia di famiglie. Proprio una di queste famiglie operaie è protagonista dell’ultima pellicola di Wilma Labate. Tutto ruota intorno alle traversie sentimentali e lavorative di un nucleo familiare proveniente dal profondo Sud e in cerca di maggior fortuna, Una storia di vita e d'amore che s'intreccia con una pagina importante e ancora attuale della Storia del movimento operaio.
La proiezione gratuita è prevista per mercoledì 2 aprile, alle 20:30, presso il Cinema “Carmen” di Mirabella Eclano.
Assieme al Capolista de la Sinistra-l’Arcobaleno in Campania 2 ed alla regista saranno protagonisti del dibattito gli operai e i lavoratori irpini.

“Abbiamo scelto un modo insolito ma efficace –afferma l’on. Gennaro Migliore - per mettere al centro della campagna elettorale i temi del lavoro.
Veltroni continua a dire che è finita la lotta di classe, ma di questo dovrebbe convincere il falco di Confindustria Calearo che si è opposto per mesi al rinnovo contrattuale dei metalmeccanici e oggi è candidato per il PD; di questo dovrebbe convincere in primo luogo quella Confindustria che ha rallentato in ogni modo l’approvazione di una normativa più severa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lanciamo questa iniziativa proprio oggi, mentre alla Fma e negli altri stabilimenti del gruppo Fiat è in corso uno sciopero per protestare contro l’ennesimo omicidio bianco. Si chiamava Domenico Monopoli, operaio di 43 anni, ed è morto effettuando il turno di notte nello stabilimento Fiat di Melfi.
La Sinistra Arcobaleno, sul tema del lavoro, non ha ambiguità e avanza proposte chiare e precise: contrastare la precarietà, aumentare i salari e il potere d’acquisto, maggiori controlli per combattere il lavoro nero e le morti bianche”.

Solofra e Montoro Superiore iniziative Sabato 29

Sabato mattina saremo a Solofra col Network dei giovani per diffondere materiale informativo e gadgets dalle 10.00 prima in Piazza Mercato e poi all'uscita delle scuole ITC, ITIS e Liceo Scientifico.

Sabato sera alle 19.30 saremo a San Pietro di Montoro Superiore presso la biblioteca, interverranno: Raffaele Aurisicchio, Pasquale Puorro, Cinzia Spiniello.

giovedì 27 marzo 2008

Spot

Spot audio de la Sinistra l' Arcobaleno.
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lunedì 24 marzo 2008

La sinistra sulla due cavalli. FAI UNA SCELTA "che" PARTE

A quarant'anni dal '68 torna la due cavalli. Rimettiamo su strada l'auto simbolo della contestazione.
A quarant'anni dal maggio francese ci mettiamo alla guida della vettura di chi ha il sogno di cambiare il mondo.
Gireremo l'Irpinia per chiedere con il voto del 13 e del 14 aprile una scelta di parte sui temi del lavoro, della precarietà, dei diritti, dell'ambiente, della legalità e dello sviluppo.
Come Marco, Victor e Claire, nel road movie "Alla rivoluzione sulla due cavalli", anche noi decidiamo di partire.
Attraverseremo le piazze, i luoghi e le comunità di tutta l'Irpinia a bordo della nostra due cavalli, da sempre, come le idee della sinistra, veicolo di trasformazione.

A Short 2cv Movie

La sinistra in due cavalli... (foto)




Bruno: "No al piano strategico come strumento di campagna elettorale per il Pd"

DICHIARAZIONE:
“E’ un dato di fatto. I maggiori enti locali irpini, a cominciare dal comune capoluogo, non sono più rispondenti alle geometrie politiche che li hanno determinati. Ci sono due grandi novità: la scomposizione della casa delle libertà con l’ingresso di De Mita nell’ UDC e la Sinistra l’Arcobaleno. Il Pd, da solo, non regge. Specialmente al comune capoluogo dove a non reggere sono principalmente le politiche messe in campo dall’amministrazione Galasso. Sono spaventato all’idea che il Piano strategico possa diventare uno strumento di campagna elettorale o l’opportunità entro cui si determina la ridefinizione dei ranghi e degli interessi del Parito Democratico sulla città di Avellino. La politica nuova passa necessariamente verso il superamento delle vecchie pratiche di costruzione del consenso ed è a partire da questo che chiediamo al Pd di costruire il proprio rinnovamento. In questi anni gli aggettivi sul centrosinistra si sono sprecati: possibile, organico, alternativo, di qualità. Per la verità sono solo due le condizioni per le quali il centrosinistra può ridefinirsi come orizzonte strategico per la città di Avellino: la fine dell’esperienza Galasso e l’apertura di una nuova interlocuzione tra la politica e gli interessi popolari. E’ per questo che il voto a la Sinistra l’Arcobaleno, ad Avellino, è due volte un voto utile: perché è contro l’attuale sindaco ma, soprattutto, serve a costruire il centrosinistra cittadino di qui a, mi auguro, pochi mesi”.

Mirabella Eclano (AV), mercoledì 2 Aprile ore 20:30,Cinema Carmen


Gennaro Migliore (Capolista de la Sinistra-l’Arcobaleno in Campania 2)

Wilma Labate (regista del film “Signorina Effe”)

assieme ad alcuni operai irpini

presentano:

Signorina Effe
La Signorina “F” non è contrariamente a quanto si possa pensare una misteriosa ragazza dal nome incompleto, ma uno dei colossi dell’economia italiana dell’ultimo secolo, la FIAT.
La storica fabbrica di Torino nell’autunno del 1980 fu teatro di un tesissimo scontro tra i dirigenti, che annunciarono un clamoroso taglio del personale, e i lavoratori, che si organizzarono per un lungo sciopero contro quei licenziamenti che avrebbero portato alla disperazione migliaia di famiglie.Proprio una di queste famiglie operaie è protagonista dell’ultima pellicola di Wilma Labate.
Come nel viscontiano “Rocco e i suoi fratelli” tutto ruota intorno alle traversie sentimentali e lavorative di un nucleo familiare proveniente dal profondo Sud e in cerca di maggior fortuna.Una storia di vita e d'amore che s'intreccia con una pagina importante e ancora attuale della Storia del movimento operaio.

Solofra, attivo de la Sinistra l'Arcobaleno

Solofra, mercoledi 26 alle 19.00 attivo della Sinistra Arcobaleno presso il Centro sociale. La riunione è aperta a tutti gli iscritti dei quattro partiti.

sabato 22 marzo 2008

Dinah e Gitano

Tempi d'intercettazioni: riceviamo e pubblichiamo la trascrizione di una chiacchierata di chat tra Dinah e Gitano...
Chissà come andrà a finire la loro storia... Una cosa è certa... Gitano vota per la Sinistra l'Arcobaleno... Dinah? Forse lo farà... Dipende pure da Gitano.

Gitano — giovedì, 20 marzo 2008 01:07
Ma ciaoooo...

Dinah — giovedì, 20 marzo 2008 01:07
ciaooooooooooo

D - come stai?
G - come stai?... bene grazie!
D - bene bene
D - qui piove
G - mi fa piacere... qui è un casino... piove e viene fuori il sole... Si vede che è tempo d'arcobaleno... ha ha ha
D - lo so che ci tieni all'arcobaleno peròòòòòòòòòòòòòòòòòòò
G - diciamo che ci tengo più per la sinistra... se poi c'è l'arcobaleno tanto meglio...
G - hai msn?
D - guarda non so che dirti quello che mi fa più arrabbiare è che hanno permesso di nuovo a questo ridicolo che adesso tornerà a governare
D - è la verità purtroppo
G - no... ti sbagli il governo è caduto per colpa di Dini e di Mastella... non mi sembra che siano comunisti...
D - si ma nonostante ciò xke si è creata questa voragine fra di loro
D - quello che io non accetto, poi, che prima erano tutti d'accordo
G - ha deciso veltroni di andare da solo mica la sinistra...
D - ha fatto bene
D - ti ricordi nel 98 quando berty ha fatto cadere prodi?
G - se dici che ha fatto bene non ti lamentare che poi il nanetto vince...
G - nel '98… Sempre co sto ’98… I rospi di stì due anni non so bastati ad espiare?...
D - ma gia si sa che lui vincerà, secondo te xke fini è andato con lui?
D - adesso fini è povero xke si è lasciato con la moglie
D - deve mantenere l'altra nuova e nn ha tutti sti soldi x mantenere tutte due
D - allora si è alleato col nanetto
G - proprio per questo occorre rafforzare la sinistra... credi che la binetti sui temi etici e sui diritti o calearo ex capo di degli imprenditori metalmeccanici faranno opposizione al nano?
D - si lo so
G - ha ha ha ... quello si è alleato per prendere il posto del nano quando esce di scena...
G - hai msn?
D - ma il nano l'unica che vuole fare è la SHOW GIRL ha bisogno di un palcoscenico x apparire sempre lo sai no?!!
G - certo... senza manco avere le gambe da ballerina...
G - gitano@........it
D - lui puo avere tutto ciò che vuole, però una cosa non c'e l'avrà mai
D - non sarà mai più alto di ciò che è ahahahahaahhaahha
G - cosa? oltre il mio voto?
D - anche il mio sicuramente
D - dinah@........com
G - ha ha ha ... conosci la canzone di Guccini?...
D - solo che non sono su msn adesso
G - neanch'io... ci andiamo?
D - ti aggiungo aspetta
G - ok... ci vediamo lì...
D - ok
G - smack!

In corsa sulla 2cv verso le speranze, i bisogni ed i desideri dei giovani d'Irpinia.

Generoso Bruno, candidato de "la Sinistra l'Arcobaleno": Dichiarazione

"Da oggi parte un viaggio, insieme al network giovani della sinistra arcobaleno, che in queste poche settimane di campagna elettorale attraverserà tutte le comunità irpine. Un viaggio a bordo della nostra due cavalli per incrociare lungo il nostro percorso le speranze, i bisogni ed i desideri specialmente delle nuove generazioni. Occorre ripensare, da sinistra, una nuova Irpinia capace di rimettere in discussione una vecchia idea di sviluppo colpevolmente fallimentare. La nostra generazione ha ripreso a partire per cercare, altrove, un posto per stare al mondo in un cammino fatto di emigrazione e di precarietà che quotidianamente assume sempre più una condizione esistenziale. Molti parlano, in questi giorni di famiglia. Bene. Il più grande impedimento alla formazione di tante nuove giovani famiglie si chiama precarietà. Anche su questo chiediamo alle ragazze ed ai ragazzi, con il voto di aprile, di fare una scelta di parte".

PARTE LA CAMPAGNA DI PRIMAVERA: La sinistra sulla due cavalli.

2 cv e NETWORK GIOVANI: VEICOLI DI TRASFORMAZIONE
Adesivi e segnalibri, cartoline e manifesti dipinti con i colori dell'Arcobaleno. Un gioco per 'salvare' i giovani da scaricare sul telefonino. Ma anche preservativi e cartine contro ogni proibizionismo. Di tutto e di più a bordo della vettura che attraverserà le piazze e i mercati, incontrerà la società responsabile di questa Irpinia per chiedere, con il voto del 13 e 14 aprile, una scelta di parte. Si metteranno alla guida della vettura di chi ha ancora il sogno di cambiare il mondo. Sabato prossimo, dalle ore 11.30 in poi, lungo il corso di Avellino, i giovani della Sinistra Arcobaleno, assieme a l’on. Francesco Caruso e al senatore Tommaso Sodano,lanceranno la loro campagna di comunicazione, coloratissima e provocatoria, e le loro proposte per la prossima legislatura contro la precarietà.
"Siamo quelli che vogliono evitare che i giovani italiani siano perdenti in questa lotteria elettorale", “Siamo la prima generazione che ha un'aspettativa di vita peggiore dei propri padri e la cui cifra esistenziale è la precarietà.Più del 60% dei giovani non pensa a costruirsi una nuova famiglia, ma resta in quella di origine. Sono i cosiddetti 'bamboccioni'."Solo che lo fanno non perché non vogliono, ma perché non hanno la sicurezza dello stipendio". Per questo, Sinistra Arcobaleno si batte contro il precariato, "vero preservativo della famiglia: siamo noi quelli che credono veramente nella famiglia", intendendo per questo "qualsiasi nucleo affettivo". Lotta alla precarieta' e al proibizionismo, liberta' alle donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo affettivo), tutela dell'ambiente e libero accesso alla cultura: sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra.'La precarietà e' il vero contraccettivo alla famiglia perché impedisce ai giovani di avere un'idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato entro i 36 mesi.
NETWORK GIOVANI SINISTRA ARCOBALENO

giovedì 20 marzo 2008

Sondaggio: Sinistra Arcobaleno all'8,5% con 21 - 26 senatori


17 marzo. - Il sito Affari Italiani pubblica quest’oggi un sondaggio relativo alla Sinistra Arcobaleno in cui il partito guidato da Fausto Bertinotti, stando ai dati riservati in suo possesso- la Cosa Rossa si attesterebbe nell’ultima rilevazione del 10 marzo all’8,5% rispetto all’8 di sette giorni prima.
Ma soprattutto, in base ai dati territoriali, si nota come l’Arcobaleno possa, a meno di un mese dall’apertura delle urne, superare lo sbarramento a Palazzo Madama in molte regioni.
Creando così non poche difficoltà praticamente a tutte le altre formazioni politiche nella Camera Alta. Stando ai numeri riservati che circolano nel quartier generale di Rifondazione Comunista, la sinistra radicale al momento può ottenere da 21 a 26 senatori.La forchetta è così ampia perché molto dipende dal risultato dell’Udc nelle singole regioni.
Ma veniamo ai dati.In Piemonte Bertinotti è accreditato del 9%, due seggi sicuri a Palazzo Madama e il terzo scatterebbe se Casini non superasse lo sbarramento dell’8%.In Lombardia la Sinistra Arcobaleno vale l’8%, che corrisponde a 5 o 6 senatori (la variabile è sempre legata al risultato dell’Unione di Centro).In Liguria i sondaggi danno il 9,5%, ovvero un seggio.Dieci per cento tondo in Emilia Romagna, pari a tre senatori.Ottimo 12,5% in Toscana (il dato più alto) che corrisponde a tre eletti a Palazzo MadamaUn seggio dovrebbe arrivare anche dall’Umbria e uno dalle Marche, dove la Sinistra Arcobaleno vale rispettivamente l’11,5% e il 10.Buona anche la percentuale nel Lazio (9,5%), pari a 2 o 3 senatori.In Puglia la Cosa Rossa si attesta all’8,5%, in rialzo di quasi due punti in una settimana, pari a uno o due seggi a Palazzo Madama (la differenza è sempre legata alla performance di Casini).Un senatore anche in Basilicata, dove la percentuale è l’8,5%.Mentre in Sardegna, con lo stesso risultato che emerge dai sondaggi (8,5), si oscilla tra uno e due senatori.Ci sono poi le regioni dove l’Arcobaleno è sotto lo sbarramento.Ma ad esempio in Campania e in Calabria il 7,5% lascia aperta qualche speranza a Bertinotti. Molto difficile invece la sfida in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo (7%).Praticamente impossibile in Sicilia (6%).Il risultato a livello di senatori (tra 21 e 26) è comunque del tutto lusinghiero e nettamente più alto rispetto alle stime di 15 emerse negli ultimi giorni.Ma la complessità della legge elettorale per Palazzo Madama trasforma la Cosa Rossa in una sorta di incubo un po’ per tutti.La Sinistra Arcobaleno si dividerà ovviamente il premio di minoranza (45%) nelle regioni dove supererà la soglia dell’8. E questo comporta una diminuzione dei seggi per il Popolo della Libertà laddove appare scontata la vittoria di Veltroni.Ovvero in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.A subire invece l’effetto Bertinotti nel Nord (Veneto escluso) sarà il Partito Democratico.Restano poi le regioni in bilico, dal Lazio alla Puglia, dove chi perde tra i due principali poli dovrà spartirsi i seggi di minoranza con la Sinistra Arcobaleno, riducendo così il numero di eletti.Si tratta perciò di una variabile complessa e determinante al tempo stesso, che potrebbe incidere sui numeri a Palazzo Madama, favorendo o allontanando il rischio pareggio.C’è poi un’altra ripercussione, che non riguarda né Berlusconi né Veltroni.Il superamento della soglia dell’8% in molte zone da parte della Sinistra Arcobaleno riduce drasticamente il numero di senatori dell’Udc, in particolare al Sud.Di fatto, Casini è quello che più di tutti verrà penalizzato se i sondaggi interni a Rifondazione risulteranno veri.Sondaggi che a livello generale vedono lo schieramento Pdl-Lega al 45%, rispetto al precedente 44,5 (Popolo della Libertà 39,5 e Carroccio 5,5). La coalizione Pd-Idv è invece al 36,5%, in leggero calo dal 36,8 (Partito Democratico 33 e Italia dei Valori 3,5). L’Udc vale il 6,5% (era al 7), la Destra è stabile al 2% e gli altri raccolgono il 2,5. (Affari Italiani)

Fonte: SONDAGGIO: SINISTRA ARCOBALENO ALL’ 8,5% CON 21-26 SENATORI - Clandestinoweb: sondaggi politici, elettorali. Il sondaggio politico elettorale che fa opinione

i Giovani della Sinistra Arcobaleno laciano il networkgiovani

Ieri mattina, presso la sala Stampa della Camera dei deputati, si è tenuta la conferenza stampa sul materiale e sul sito www.networkgiovani.it della Sinistra Arcobaleno.
Insieme ai giovani candidati alla Camera Vladimir Luxuria e Francesco Caruso hanno lanciato le cartine e i preservativi, come simboli per le campagne antiproibizioniste.

mercoledì 19 marzo 2008

"Signore e signori: Sua Eccellenza l'Ambasciatore d'Israele a Varsavia" di Rami Elhanan

Lo scorso giovedì sera, la famiglia Elhanan è stata ospitata nella casa della famiglia Aramin, ad Anata.
Una corsa di 20 minuti da Motza, lontana venti anni luce da Gerusalemme.
Abbiamo mangiato una montagna di Maqloube con mandorle e yogurt.
Bassam ci ha raccontato del suo incontro con l'attore Shlomo Wizcinski che è stato designato per interpretare il ruolo di Bassam in una nuova opera.

E Nurit ha fatto un dono a Salwa: un ciondolo d'argento con il nome della figlia Abir, che riposi in pace, fatto da un argentiere di Gerusalemme. Abbiamo riso. E' stato divertente. Emozionante.
E poi abbiamo visto le immagini dell'attacco alla yeshiva di Merkaz Harav a Gerusalemme sullo schermo del televisore.
E ancora una volta una mano fredda ha stretto il cuore, e ancora una volta il sangue si è gelato nelle vene- tu sai che la spada che è attorcigliata dentro di te non avrà pace fino a quando il calderone di sangue è colmo e la vendetta è presa.
Su una parte dello schermo, il nastro delle notizie con gli ultimi aggiornamenti tetri da Gaza: otto morti in un'ora.
E vicino alla televisione, Salwa è triste fino alle lacrime per le madri della morte.

E' stata dura. Veramente dura.
"Va bene" ha detto Bassam quando ci siamo salutati. "Almeno ci vedremo a Varsavia domenica…"

Entrambi eravamo stati invitati dalla televisione di Varsavia e da HBO per la prima di un nuovo documentario sull'organizzazione delle famiglie in lutto Israeliane e Palestinesi del Forum delle Famiglie del Parents Circle.
Ero felice. Sapevo che insieme saremmo stati capaci di trasmettere un messaggio di speranza alla gente che per la maggior parte non hanno la minima idea sulla realtà del conflitto.

Sapevo che in virtù del nostro dolore condiviso le persone ci avrebbero ascoltato- e forse persino parlato di pace.
Ero naïf. Ho dimenticato completamente che la media palestinese non può semplicemente alzarsi una mattina, come ogni uomo libero, e viaggiare ovunque e quando gli aggrada. Nonostante un mare di telefonate, dozzine di e mail arrabbiate, suppliche e grida, Bassam è rimasto a casa senza un visto.

E perciò mi sono ritrovato Lunedì sera al Teatro Nazionale Polacco di Varsavia, solo, davanti a un curioso pubblico polacco, due ambasciatori, Israeliano e Palestinese, e una sedia vuota- la sedia di Bassam.

Il film è cominciato. Silenzio mortale. Storie che spezzano il cuore per un'insopportabile sofferenza umana, senza domande politiche, senza tentativi di quantificare la sofferenza. Storie di lutti e futili tentativi di dare anche solo un piccolo significato all'incredibile, non necessaria perdita che ogni famiglia ha vissuto.

E un incerto tendere di una mano all'altra parte, e un abbraccio, e riconciliazione, e l'ombra di un sorriso, un germoglio di speranza. Uomini e donne con facce segnate dalla sofferenza in estremi primi piani, che raccontavano e raccontavano.

E di quando in quando un singhiozzo poteva essere ascoltato dalla platea della sala buia, e forse anche lo scivolare delle lacrime- l'atmosfera è forte e pesante.

Quando la proiezione finisce, Sua Eccellenza l'ambasciatore Israeliano si muove con fastidio nella sua poltrona, tra i suoi bodyguard, il linguaggio del suo corpo comunicava impazienza e sfrontata aggressione.

"Conta fino a dieci!" grida un Israeliano dal pubblico, ma è già troppo tardi. Egli si alza e conquista l'unico microfono, e ognuno, incluso l'Ambasciatore palestinese, siede ammonito come bambini disubbidienti, in ascolto delle parole di sua Signoria.

E lui spiega, sua Maestà, che ha avuto timori e esitazioni sul fatto di partecipare all'evento di quella sera dopo quello che era successo a Gerusalemme giovedì, ma in ragione del rispetto delle famiglie in lutto ha deciso di venire. Ed egli è andato avanti dicendo che Israele dovrebbe essere risoluto nella sua lotta contro il terrore, senza compromessi. E che non c'è paragone tra il dolore di qualcuno che è stato colpito dal terrorismo con quello di chi è stato colpito come conseguenza di altre azioni di auto-difesa… e che i bambini Israeliani non vanno a farsi esplodere nei mercati a Gaza, e…
E allora qualcuno dal pubblico gli grida che Israele invia i tank e gli aerei da combattimento a Gaza, che anche l'occupazione israeliana è una forma di terrorismo. Immediatamente lo stesso orribile argomento inizia di nuovo, e sua Maestà dice che ognuno ha il diritto alle proprie opinioni, e il suo addetto stampa non ha idea di dove seppellirsi per l'imbarazzo, davanti ai padroni di casa polacchi.

Anche noi, io e mio figlio Guy che è con me, abbiamo abbassato i nostri occhi di vergogna per questo strano comportamento del nostro rappresentante a Varsavia.

Quella stessa mattina, attraverso i resti del muro del ghetto di Varsavia, parlavo con me stesso domandandomi come io, in quanto ebreo, in quanto Israeliano e in quanto persona, potevo esprimere i miei sentimenti sulla perdita di Bassam.

E non sono stato capace di arrivare a nessuna conclusione. E ora, in una decisione di un attimo, ho detto a coloro che erano riuniti alla proiezione, " Io sono Bassam Aramin! Io rappresento qui il personaggio mancante di questo coraggioso e nobile combattente per la pace". Ho detto loro che il fatto che il posto dei palestinesi sia vuoto in quasi ogni forum internazionale che parla del conflitto è un motivo di imbarazzo per tutti noi! Ho detto che l'assenza di questo padre in lutto, questo ex prigioniero che ha scelto la via della riconciliazione e della pace è un grande grido contro l'evidente mancanza di giustizia che continua, che cerca di provare che non c'è nessuno a cui parlare e che non c'è niente da dire e perciò dovremmo desistere dal parlare…

A quel punto l'Ambasciatore ha riunito le sue guardie del corpo e se ne è andato con vera e propria rabbia regale.
Il Rabbino capo mi ha detto che "non c'è dolore come il mio dolore" e il dibattito si è placato in accordo con la cortesia polacca.

Siamo usciti insieme per essere fotografati, e in seguito per bere e quindi mangiare, e io ero là nel mio corpo ma nella mia anima e nel mio cuore ero ad Anata. Non potuto neanche per un istante smettere di pensare a Bassam e Salwa Aramin.

Mi sono detto che solo Bassam, con la sua nobiltà e il suo incessante sorriso, solo lui avrebbe potuto far imbarazzare l'ambasciatore e diminuire la sua visibilità con la vergogna, solo lui avrebbe potuto aiutarlo a capire che Gaza ha preceduto Gerusalemme, e Sderot ha preceduto Gaza, e che l'Occupazione ha preceduto Jenin e all'infinito, una lunga e senza fine linea di corpi.
Ma Bassam non era là con me. E io me ne sono andato da quel posto a testa bassa, ferito, con vergogna e triste.

E questo è tutto ciò che è, e con questo noi dobbiamo andare avanti… o no.

Rami Elhanan, Gerusalemme, 13 Marzo, 2008

Traduzione in Italiano a cura dell'Ufficio di Luisa Morgantini

A Pomigliano per la legalità.

La Sinistra Arcobaleno della Campania, in risposta al grave episodio di intimidazione ai danni del Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano ha indetto una manifestazione per la legalità a Pomigliano d' Arco (Piazza primavera), per giovedì 20 marzo, a partire dalle 18,30. Presenti numerosi esponenti della politica e della cultura. Interviene anche il segretario di Rifondazione-Sinistra arcobaleno, Franco Giordano.

La Sinistra l'Arcobaleno: quattro giornate tematiche per far vivere l'alternativa

Il voto di aprile non è una partita a due tra Veltroni e Berlusconi. Appare, però, evidente il tentativo congiunto di televisioni e giornali di marginalizzare le proposte de la Sinistra l'Arcobaleno.
Occorre riportare il confronto sul merito concreto delle questioni.
Un punto di svolta della campagna elettorale sarà rappresentato dalle quattro giornate tematiche di mobilitazione su alcuni temi di fondo che caratterizzano il programma elettorale de la Sinistra l'Arcobaleno.

Le giornate sono:

sabato 29 marzo: salari, pensioni, costo della vita;

venerdì 4 aprile: libertà e diritti civili;

sabato 5 aprile: ecologia, ambiente, territorio;

lunedì 7 aprile: diritti del lavoro e lotta alla precarietà.

precario per aria

martedì 18 marzo 2008

Busta con proiettili e minacce di morte al senatore Tommaso Sodano

Una busta con otto proiettili, e una lettera con minacce di morte rivolte al presidente della Commissione Ambiente al Senato, Tommaso Sodano, sono state trovate, stamattina, nel comitato elettorale di Sinistra Arcobaleno a Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli, cittadina natale del senatore.
Secondo quanto si e' appreso, la busta sarebbe stata fatta scivolare da un buco praticato nella saracinesca della sede di via Ettore Cantone, inaugurata solo qualche giorno fa. All'interno della busta c'erano sei proiettili calibro 38 special, e due proiettili calibro 22, accompagnati da una lettera minatoria, scritta a mano ed instampatello, rivolta a Sodano, nella quale si intima al senatore di "andare via da Pomigliano d'Arco", cittadina che "deve essere libera dai comunisti": "A Roma non ti vogliono bene - si legge nel messaggio minatorio - e neanche a Pomigliano. Se non andrai via, sono costretto da forze maggiori ad ucciderti".
Forgione: solidarieta' a senatore Sodano
"Questa minaccia e' l'ennesimo tentativo di far tacere una delle poche voci che in Campania si sono sempre battute, con costanza e coerenza, contro la presenza della camorra e le tante illegalita' nella gestione dei rifiuti". Lo hadetto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Forgione, che ha espresso la propria solidarieta' al senatore Tommaso Sodano, a cui oggi sono stati recapitati dei proiettili.
Il grave episodio, ha aggiunto Forgione, si inserisce "in un clima in cui tanti hanno interesse a far crescere la tensione per cercare di evitare che si possa arrivare ad una soluzione dei problemi trasparente e senza ulteriori sprechi di risorse pubbliche. Questa e' la battaglia che Tommaso Sodano porta avanti e che sicuramente non si fermera'. Auspico che le autorita' competenti - ha concluso Forgione - possano individuare celermente gli autori delle minacce e garantiscano in ogni caso la sua sicurezza personale".
Migliore, Sodano simbolo della lotta alla mafia
"Tommaso Sodano e' l'espressione di una lunga battaglia contro la mafia, la camorra, il malaffare e la tutela della salute e dell'ambiente dei cittadini campani. Egli rappresenta pienamente un percorso di lotte che Rifondazione Comunista, e la sinistra tutta, hanno svolto in questi anni". Lo ha dichiarato Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e capolista per la Sinistra l'Arcobaleno in Campania, che aggiunge: "A lui non va solo la solidarieta' ma il riconoscimento per un lavoro straordinario che ha dato avvio alle piu' importanti inchieste giudiziarie degli ultimi anni in Campania. Voglio testimoniare, a nome di tutto il gruppo parlamentare di Rifondazione, l'importanza di respingere inequivocabilmente ogni intimidazione. Ogni candidato - ha concluso Migliore -, a partire dal capolista Sodano, sara' ancora piu' impegnato in questa difficile campagna elettorale".

Tibet, l'ultimatum di Pechino ai monaci

«Arrendetevi entro lunedì e saremo clementi». Così la Cina affronta la rivolta sul tetto del mondo. Che, secondo il governo tibetano in esilio, avrebbe fatto fino a ora almeno trenta morti.

Fausto Della Porta

Resa entro la mezzanotte di lunedì in cambio della «clemenza». È questo l'ultimatum posto dalle autorità cinesi in Tibet a quanti hanno preso parte alle manifestazioni anti-cinesi di venerdì a Lhasa, guidate dai monaci buddhisti e stroncate nel sangue della polizia. L'agenzia ufficiale della Repubblica popolare Xinhua ha riferito che l'ultimatum è stato posto dalle autorità preposte all'ordine pubblico in Tibet, con una nota in cui si accusa i rivoltosi di avere dato alle fiamme scuole, ospedali, negozi, case e di avere ucciso almeno 10 persone. «L'avviso chiede che chi ha infranto la legge si consegni entro la mezzanotte di lunedì. Sarà garantito un giudizio mite e clemente», ha riferito l'agenzia.Ma su quanto è accaduto venerdì a Lhasa e su quanto è accaduto anche ieri le versioni sono profondamente discordanti: il governo di Pechino ha mostrato immagini di cinesi spauriti in fuga, presi d'assalto da folle inferocite di tibetani. Il governo tibetano in esilio - che a sede a Dharamsala, la cittadina indiana dove vive il Dalai Lama, il leader tibetano - parla di almeno 30 morti della repressione cinese; Pechino sostiene che le vittime sono dieci, e per lo più «uomini d'affari e pacifici cittadini». I residenti di Lhasa descrivono una città in stato d'assedio: mezzi cingolati presidiano le strade, le poche persone che si avventurano per le strade vengono bloccate dai soldati, in alcune zone si sentono ancora colpi di arma da fuoco. John Miles, il corrispondente dell'Economist che si trova a Lhasa - era partito prima dell' inizio delle proteste, che si susseguono da lunedì scorso, perchè da allora non vengono concesse autorizzazioni - ha scritto che ieri alcuni quartieri erano completamente nelle mani dei rivoltosi e, per quello che se ne sa, la situazione potrebbe non essere molto diversa. In un lungo dispaccio diffuso in serata, l'agenzia Nuova Cina racconta commoventi storie nelle quali i tibetani «buoni» salvano i cinesi dalla furia dei cattivi «agenti del Dalai Lama». È lui, secondo le autorità cinesi, il responsabile di tutto, forse con l'aiuto dei servizi segreti americani, circostanza che verrebbe dimostrata - nessuno lo dice ma tutti lo fanno intendere - dal fatto che il primo mezzo d' informazione a dare la notizia delle manifestazioni di protesta, lunedì scorso, è stata Radio Free Asia, l'emittente pubblica americana. Difficile che la comunità internazionale accetti la versione cinese dei fatti, fornita ieri da Qiangba Puncog, un funzionario comunista di medio livello e presidente della Regione Autonoma del Tibet. Difficile anche che regga per i 146 giorni che ci separano dall'inizio delle Olimpiadi di Pechino, che appaiono sempre meno come un sogno e sempre più come un incubo. Mentre un imbarazzato Puncog forniva la sua spiegazione dei fatti, i tremila delegati dell'Assemblea Nazionale del Popolo conferivano un secondo mandato di cinque anni al presidente Hu Jintato, 65 anni. Hu Jintao è stato anche rieletto presidente della potente Commissione Militare Centrale. Come suo vice è stato scelto Xi Jinping, 54 anni, che viene così confermato nel ruolo di successore designato di Hu. Li aspetta un compito difficile, quello di rassicurare la comunità internazionale prima che le contestazioni superino il livello di guardia dando fiato ai sostenitori del boicottaggio dei Giochi. La prossima settimana si terrà a Pechino la prima udienza del processo contro Hu Jia, l'attivista democratico arrestato in dicembre, secondo i gruppi umanitari internazionali, proprio per impedirgli di criticare le Olimpiadi. Sabato prossimo vanno alle urne gli elettori di Taiwan, l'isola di fatto indipendente che la Cina rivendica, che saranno chiamati anche a pronunciarsi in un referendum dalla formulazione cervellotica ma che Pechino considera un passo verso la «secessione». In India gli esuli tibetani hanno ripreso le proteste e la «marcia di ritorno» in Tibet bloccata martedì scorso dalla polizia. Dal Gansu, una provincia del nordovest a maggioranza tibetana, giungono notizie di proteste nel monastero di Labrang, a Xiahe, e in altre due località alle quali avrebbero partecipato centinaia di monaci.
il manifesto, 16 marzo 2008

Tibet Lhasa 15-3-08

lunedì 17 marzo 2008

NOI CI AUTOISCRIVIAMO. Manifesto del wellfare per la Sinistra l'Arcobaleno

Con piacere pubblichiamo il testo del "Manifesto del wellfare" sottoscritto già da un centinaio di operatori campani del terzo settore che con attenzione guardano alla costruzione del soggetto de la Sinistra l'Arcobaleno e che già da subito s'impegnano con il pre-tesseramento.
*
Siamo cittadini, operatori sociali pubblici, operatori del terzo settore, rappresentanti di associazioni e movimenti che lavorano e si impegnano nei servizi territoriali e negli spazi praticabili di democrazia partecipata per promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociali come diritti esigibili nel rispetto della Costituzione italiana, della Carta sociale europea, della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Siamo cittadini che credono nella inscindibilità della libertà individuale dalla giustizia sociale per tutti e nell’affermazione del lavoro, della creatività e della dignità dell’uomo come condizione essenziale della emancipazione delle persone e dei popoli.

Siamo cittadini che condannano ogni crimine ed ogni ideologia statalista che pratica l’oppressione delle libertà e rappresenta forme di regimi politici, anche autodefinitisi comunisti, in difesa di una casta di privilegiati e di oligarchi, giustificata per il fine del bene comune.

Siamo cittadini che condannano tutte le forme di liberismo economico fondate sull’aggressione del capitalismo verso l’ambiente e le persone ed i popoli in ritardo di sviluppo, giustificata come condizione naturale della società globale mentre si tratta, invece, della sovrastruttura culturale dello sfruttamento economico, della millenaria rapina sociale dei ricchi e dei potenti a danno della libertà e della emancipazione dei poveri e degli esclusi.


Siamo cittadini che respingono l’idea di un uomo passivo, senza libertà e senza emancipazione, senza personalità e senza identità collettiva, senza storia e senza evoluzione, rassegnato all’ingiustizia del proprio destino sociale.


Siamo cittadini che credono nelle opportunità pari per tutti e nella cultura del rispetto delle differenze, nella necessità di superare ogni disuguaglianza culturale, sociale e civile nel rispetto della identità personale di ognuno senza alcuna discriminazione religiosa, politica culturale o di genere.


Siamo cittadini che credono che le ineguali opportunità non sono una condizione naturale di libertà ma la conseguenza di stratificazioni di poteri materiali ed immateriali da smantellare con la democrazia politica e la partecipazione.


Siamo cittadini che credono nella democrazia e nella formazione continua, che credono nel cambiamento del mondo e nel superamento dell’attuale modello di sviluppo attraverso un grande processo di formazione ed educazione delle persone e dei popoli fondato sul confronto culturale, sulla coerenza e sulla testimonianza dei comportamenti di giustizia e di solidarietà.


Siamo cittadini che si ispirano ad un modello di società socialista fondato sulla democrazia, sulla giustizia e sulla libertà.


Siamo cittadini che credono nella necessità di praticare e promuovere una coerente radicalità etica, attraverso la pratica e la testimonianza della non violenza e della cultura della pace e della responsabilità nella rappresentanza della politica e nell’impegno sociale, soggettivo e collettivo.


Siamo cittadini che vogliono potersi confrontare con tutte le forme delle rappresentanze politiche per contribuire a costruire in Italia, in Europa e nel mondo una grande forza popolare e socialista. C’è bisogno, finché siamo in tempo, di lottare per lo sviluppo sostenibile, per la giustizia sociale, per la legalità e la trasparenza, fondate sulla cultura democratica dei diritti sanciti dalla Costituzione nata dalla resistenza antifascista.


Siamo cittadini che credono nella inscindibilità della responsabilità etica con la responsabilità della rappresentanza così come sono inscindibili giustizia sociale e libertà democratica.


Siamo cittadini che con queste sensibilità culturali e queste aspirazioni ideali propongono un MANIFESTO del WELFARE alla SINISTRA ARCOBALENO.

Noi ci autoiscriviamo alla sinistra arcobaleno perché pensiamo che, per una volta, ci deve essere un passo avanti di popolo e di comunità prima ancora che di un gruppo dirigente.
Questa è la necessità della fase storica e per questo pensiamo di assumerci questa pubblica responsabilità.
Proponiamo una auto-iscrizione di massa definita in ambito territoriale regionale per accelerare il processo di unificazione della sinistra arcobaleno.
*

1- Il welfare dei diritti è la forma sociale della giustizia in democrazia. Il welfare dei diritti di cittadinanza effettivamente esigibili non è una forma risarcitoria di una opportunità non fruita, di un destino individuale e collettivo infelice, non è un servizio di compensazione della mancanza di lavoro, della disabilità, della povertà.
Il Welfare è la protezione necessaria per le opportunità uguali per tutti. Questo Welfare non è solo una teoria, è la forma di convivenza praticata nelle società più avanzate, è sancito nella Costituzione repubblicana sottoscritta da tutti i padri della nostra democrazia, è riaffermato come effettivo esercizio dei diritti nella Carta Sociale europea ed è ispirazione ideale della Carta dei diritti fondamentali dell’Uomo. Il Welfare è la condizione strutturale per una migliore qualità della vita, per garantire adeguati Indici di Sviluppo Umano nel mondo e per promuovere il patto di giustizia su cui fondare un modello di sviluppo sostenibile.


2- Il Welfare deve essere praticato dai governi che promuovono più giustizia sociale e più libertà attraverso la definizione dei livelli essenziali, non minimi, di assistenza sociale per tutti e per ognuno. Nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, lo Stato si deve fare garante, perchè ha competenza legislativa esclusiva, della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. I governi che intendono garantire il Welfare di cittadinanza devono investire risorse strutturali per la garanzia dei bisogni-diritti sociali in tutte le regioni del Paese. La normativa quadro della legislazione sociale deve essere rispettata restituendo dignità ai cittadini ed agli operatori attraverso la garanzia della connessione indissolubile dei Rapporti civili, etico-sociali, economici e politici sanciti dai titoli I, II, III e IV della Costituzione: la inviolabilità della libertà personale è connessa al diritto all’assistenza;
la tutela del lavoro alla spesa per i servizi pubblici, che deve essere garantita da tutti i cittadini in ragione della loro capacità contributiva.
In questo modo si può affrontare, costituzionalmente, la priorità della spesa sociale rispetto a quelle degli sprechi, degli armamenti, e dei privilegi. Il welfare è la condizione dello sviluppo; non bisogna aspettare un punto di PIL in più per investire nei servizi sociali, è indispensabile investire nei servizi sociali per guadagnare un punto di PIL ed una prospettiva di sviluppo fondata sulla legalità. La questione meridionale è, per questo, indissolubilmente legata alla questione sociale del Paese.

3- La potestà legislativa primaria delle Regioni nella costruzione del Sistema Integrato dei Servizi Sociali del Welfare è una occasione storica per rilanciare anche l’economia dei territori a ritardo di sviluppo. L’applicazione della legge quadro 328/’00 deve passare attraverso una legislazione delle Autonomie Locali che garantisca standard di prestazioni, di personale e di risorse coerenti con la mappa sociale regionale dei bisogni. Un povero della Campania e della Toscana, un bambino calabrese ed uno lombardo devono vedersi assicurata la stessa possibile qualità della vita. La programmazione partecipata deve essere la strada maestra di questa strategia. I Piani Sociali Regionali devono garantire nuove risorse per la stabilizzazione della Rete Integrata dei Servizi Socio-sanitari e Socio-formativi. C’è una emergenza democratica per le pratiche clientelari diffuse e per l’esercizio del potere sempre più forte nell’area grigia della illegalità. La rappresentanza politica e la dirigenza dell’amministrazione pubblica devono recuperare un onore etico perduto. Ormai il rigore e la trasparenza sostanziale sono una eccezione. La legalità non può essere scissa dalla democrazia e le mafie e le camorre attecchiscono di più in quei territori dove al bisogno di lavoro si aggiunge l’assenza di una pubblica amministrazione trasparente. Reddito di cittadinanza, servizi sociali e scuola devono essere il primo investimento pubblico come presidio territoriale di legalità .

4- L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’ONU definiscono la salute delle persone e dei popoli come una risultante di più condizioni. Tra queste, oltre alla integrità fisica e funzionale del corpo e alle condizioni territoriali di sviluppo sostenibile delle Comunità, individuano la partecipazione. La partecipazione come condizione di salute e di qualità della vita. Un governo che sostiene il Welfare promuove, dunque, la partecipazione dei cittadini alla programmazione e alla realizzazione dei servizi, alla verifica della loro qualità e della loro coerenza con i bisogni delle comunità. La centralità della persona e della presa in carico dei suoi bisogni è la missione di un sistema integrato di servizi. Un progetto sociale individualizzato è la spesa prioritaria indispensabile per le persone più fragili, sulla base della classificazione funzionale internazionale dei bisogni. E’ il modo politico ed operativo per legare risorse ai bisogni veri. I bambini, i giovani e gli anziani di un paese e di un quartiere devono poter decidere la qualità sostenibile dei loro spazi urbani, dei loro servizi, delle loro relazioni e il loro futuro di cittadini. Dalla partecipazione a queste scelte di convivenza nella tolleranza e nel rispetto può nascere una nuova società civile.

5- Nei vari modelli di Welfare del mondo a volte si sono sacrificati i diritti civili - le libertà individuali - per affermare la priorità dei diritti sociali - una qualità sociale minima di vita. Altre volte, in nome dei diritti civili di libertà ed autodeterminazione, si sono sacrificati quelli sociali, negando ogni diritto di assistenza sanitaria e sociale o di scuola pubblica efficiente ed efficace a grandi fasce di popolazioni povere. Ciò è avvenuto sia nella stratificazione delle classi di un solo Paese sia nel gravissimo squilibrio globale della distribuzione delle risorse del Pianeta. Dopo il secolo breve dello sviluppo industriale e tecnologico bisogna completamente rivoluzionare il nostro modello culturale di crescita, rallentando progressivamente e sistematicamente i consumi e rinunciando alla velocità insostenibile della produzione. E’ il solo modo per connettere diritti sociali e civili. E’ il solo modo per rimettere il valore della democrazia al centro del nostro dibattito culturale. Una democrazia sostanziale e non formale che non rinuncia ai diritti di terza e quarta generazione: al diritto alla pace, alla conoscenza, alla comunicazione e ad un mondo sostenibile per tutti gli esseri viventi del pianeta.

Sit-in per il Tibet

Un sit-in di protesta a sostegno del popolo e dei monaci tibetani “contro la sanguinaria repressione attuata dal governo cinese”. L’iniziativa e’ stata annunciata dal capogruppo dei Verdi-Sinistra Arcobaleno alla Camera Angelo Bonelli, che ha invitato tutti i cittadini a partecipare “per far sentire il proprio sdegno”.La manifestazione si terra’ domenica 16 marzo alle ore 16 presso l’ambasciata cinese a Roma, Largo Ecuador: al sit-in parteciperanno numerosi parlamentari, esponenti ed attivisti della Sinistra Arcobaleno.“Cio’ che sta accadendo in Tibet e’ inaccettabile- dice Bonelli- interessi economici e commerciali sostengono il governo cinese, responsabile di gravi violazioni dei diritti umani sul proprio territorio: governi e imprenditori hanno infatti ragionato secondo il principio ‘pecunia non olet’, mentre in Cina vengono calpestati i diritti attraverso l’uso della violenza”.Il governo cinese, inoltre, insiste l’esponente della Sinistra Arcobaleno, “senza che nessuno abbia posto con fermezza la questione della tutela dei diritti, sostiene nel Darfur quelle truppe militari responsabili del genocidio in atto. La comunita’ internazionale- conclude- non deve far sentire la propria voce solo attraverso dichiarazioni di routine ma ha l’obbligo di attuare subito misure concrete. I Giochi olimpici vanno fermati o quantomeno sospesi finche’ nel Paese non verra’ ripristinata la democrazia: quest’importantissima competizione non puo’ diventare una passerella per un governo che calpesta in modo gravissimo i diritti umani”.

domenica 16 marzo 2008

LA SINISTRA L'ARCOBALENO A MONTORO INFERIORE

Nel corso della mattinata di domenica, 16 Marzo, gli esponenti delle forze politiche della Sinistra l'Arcobaleno del comprensorio Solofra-Montoro hanno dato il via alla campagna elettorale anche a Montoro Inferiore attraverso l'allestimento di uno stand informativo, distribuendo il programma elettorale del nuovo soggetto politico.
All'iniziativa hanno partecipato Amalia Hilda Tobar, segretario del Prc di Solofra-Montoro, Tommaso Gaeta, responsabile dei GC di Solofra, Gerardo De Maio, referente del coordinamento della Sinistra l'Arcobaleno per Montoro Sup., Felice Gagliardi per la Sinistra Democratica di Solofra.
All' inziativa erano presenti, inoltre, Simone Picariello, referente del coordinamento della Sinistra per Montoro Inf. che dichiara: "Siamo contenti per l'ottima riuscita di questa manifestazione. un ringraziamento va a tutti i partiti che l'hanno organizzato, l'intento principale era quello di confrontarci con i cittadini, soprattutto, per far conoscere i punti del nostro programma anche per far comprendere che un voto alla sinistra è un voto più che utile. La nostra campagna elettorale si svolgerà tra la gente e per la gente, noi siamo per il confronto diretto con i cittadini anche perché non avendo scheletri nell'armadio ci mostriamo in pubblico. Tengo a ribadire che l'unica vera novità politica nel nostro comprensorio è la Sinistra l'Arcobaleno a discapito di altri che sono minestre riscaldate."
Oltre agli esponenti locali erano presenti Generoso Bruno, candidato alla Camera per Campania 2, che dichiara:" E' una campagna elettorale intensa e di grande ascolto delle comunità irpine; il compito della Sinistra l'Arcobaleno è saper partire dalla materialità dei bisogni , rappresentando il disegno di un'alterità di società. E' una campagna impegnativa da costruire sia nel risultato delle urne sia nell'irreversibilità del processo unitario. La Sinistra deve poter essere la voce del lavoro, dei diritti, delle grandi battaglie e ideali; siamo candidati a governare i cuori di migliaia di donne e di uomini", e Marcello Zecchino, candidato al Senato, che dichiara:" Sono orgoglioso di contribuire al progetto della Sinistra l'Arcobaleno che giorno dopo giorno si arricchisce dell'entusiasmo contagioso di tanti cittadini e il mio impegno per l'attuazione di questo progetto sarà sempre molto, ricordando di essere un semplice rappresentante dei cittadini. Cercheremo di smantellare quelle idee che tendono pericolosamente a privare della libertà di quanti credono nei valori della democrazia."

Lettera aperta delle donne della Sinistra Arcobaleno


Alcune autorevoli donne del Pd hanno chiesto coerenza al loro partito e si dicono preoccupate del fatto che alle molte candidature femminili non si accompagni un impegno altrettanto forte per eleggerle.Per quanto riguarda il Pdl , secondo Berlusconi i tempi non sarebbero maturi per una politica e per istituzioni di donne e di uomini. L’affermazione si commenta da sola.Anche noi avevamo avanzato pubblicamente alcune proposte agli uomini che dirigono la Sinistra Arcobaleno e ci eravamo impegnate a darne conto alle altre.Con questa lettera aperta manteniamo l’impegno preso.Molte donne sono state candidate e in un numero rilevante di regioni sono capolista. E su questo siamo state ascoltate.Ma altre proposte che avevamo avanzato non sono state accolte: ci appaiono ancora troppo numerose e significative le liste nelle quali l’alternanza donna uomo non è stata rispettata. Inoltre gli uomini che dirigono la Sinistra Arcobaleno hanno deciso di puntare su se stessi per le tribune politiche e le trasmissioni radiotelevisive in genere non lasciando che unospazio marginale alle donne. Questo significa che abbiamo molto lavoro davanti a noi perché l’esperienza differente delle donne non venga cancellata.Alcune ci hanno fatto notare che non è buona cosa esprimere critiche verso la propria lista durante la campagna elettorale. Noi riteniamo al contrario che critiche ben motivate diano forza a chi le fa e a chi le riceve. A compromettere le idee e i progetti sono quasi sempre pratiche politiche logore e autoreferenziali.Siamo dentro e fuori le istituzioni elettive, veniamo da percorsi diversi e abbiamo a cuore il destino della Sinistra in Italia. Riteniamo che soggettività e libertà femminili siano fondative di una Sinistra unitaria e plurale. Vediamo invece troppi uomini ostili a sperimentare soluzioni piùaperte e democratiche.
A questi ultimi è indirizzata la nostra lettera aperta.

Paola Balducci, Fulvia Bandoli, Imma Barbarossa, Katia Belillo, Maria LuisaBoccia, Giovanna Capelli, Rita Corneli, Elettra Deiana, Cecilia D’Elia,TittiDe Simone, Daniela Dioguardi, Erminia Emprin, Grazia Francescato, MarisaNicchi, Michela Ottavi, Letizia Paolozzi, Isabella Peretti, Silvana Pisa,Bianca Pomeranzi, Linda Santilli, Bia Sarasini, Alba Sasso, Rosetta Stella,Stefania Vulterini, Luana Zanella, Katia Zanotti, Grazia Zuffa

Mussi: Torno in mezzo alla gente


Fabio Mussi torna in campo, sabato apre la campagna di Sinistra Arcobaleno a Milano: interverrà a Milano alla manifestazione pubblica di apertura della campagna elettorale di Sinistra Arcobaleno nel capoluogo lombardo.
L’appuntamento elettorale sarebbe di routine per il capolista della Sinistra Arcobaleno alla Camera per Lombardia 1. Se non fosse che il coordinatore di Sinistra Democratica esordisce ufficialmente in questa campagna elettorale dopo la lunga degenza seguita al trapianto di reni.
«È indecente che il Partito Democratico non si assuma la responsabilità delle elezioni», afferma Mussi in una intervista al “Manifesto”. «Almeno ci sia la onestà di ammettere che la sinistra dell’Unione ha chiesto ripetutamente che ci fosse un intervento sui salari ma non c’è stato niente da fare. Ci hanno detto di no». E lancia una schermaglia elettorale al Pd: «Colpa sua se il governo non ha funzionato».
Sul progetto della Sinistra Arcobaleno Mussi ammette che «ci siamo mossi tardi». E sul suo stato di salute spiega: «Io sono il trapiantato numero 606», dice, oramai «sono un esperto delle malattie renali….».
Accanto a lui, sabato dalle ore 18.30 presso il Teatro Smeraldo, ci sarà il candidato premier Fausto Bertinotti. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha voluto essere presente a una breve commemorazione per Fausto e Iaio, i due giovani del Centro sociale Leoncavallo uccisi il 18 marzo del 1978 nel 30esimo anniversario della loro morte.
Bertinotti, dopo aver deposto un mazzo di fiori ai piedi della targa dove avvenne l’omicidio, si è intrattenuto per qualche momento con i familiari dei due giovani. «Nei vostri occhi, nelle vostre facce vedo lo steso dolore e la stessa determinazione delle mamme di piazza di maggio - ha detto il presidente rivolgendosi in particolare alla mamma di Fausto, Danila Angeli - nei vostri visi vedo il rifiuto della vendetta e la richiesta della verità».
Al presidente della Camera i familiari dei due ragazzi hanno chiesto di fare il possibile perché venga finalmente fatta luce sulla morte dei due giovani massacrati uscendo dal Centro sociale Leoncavallo forse a causa della loro attività contro lo spaccio di droga. I parenti hanno anche chiesto al presidente di impedire lo sfratto del Leoncavallo dalla sede dove si trova da qualche anno in via Watteau.La deposizione del mazzo di fiori sulla targa di Fausto e Iaio è il primo appuntamento della giornata milanese di Fausto Bertinotti, candidato premier della Sinistra Arcobaleno, che alla domanda se è da qui che aprirà la campagna elettorale ha risposto: «Qui le elezioni non centrano proprio nulla».
Fonte:
l’Unità.it

venerdì 14 marzo 2008

precarifone-strike is now!!!

Atripalda: prima iniziativa de La Sinistra l'Arcobaleno

Atripalda: questo pomeriggio alle 16.30 nella sala della biblioteca comunale conferenza stampa de la Sinistra l'Arcobaleno.

MONTORESE-SOLOFRANO: Ecco laSinistra l'Arcobaleno

Nasce anche nel comprensorio montorese-solofrano, grazie all’impegno dei partiti locali di Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica e dei Verdi, il comitato elettorale de “La sinistra l’arcobaleno”.
I delegati locali per “La sinistra l’arcobaleno” sono: per il Comune di Montoro Inferiore Simone Picariello, per il Comune di Montoro Superiore Gerardo De Maio e per il Comune di Solofra Michele Maffei.
Domenica 16 marzo 2008 ci sarà la presentazione ufficiale de “La sinistra l’arcobaleno” a Montoro Inferiore. L’appuntamento è in piazza Michele Pironti dalle ore 10,30 alle 13,30 dove sarà allestito un gazebo informativo in cui verrà distribuito materiale informativo sui 14 punti del programma elettorale. All’incontro saranno presenti: Marcello Zecchino candidato al Senato, Marco Cillo e Generoso Bruno candidati alla Camera per il collegio Campania 2.
L’appuntamento di domenica è stato preceduto dalla presentazione de “La Sinistra L’arcobaleno” nei comuni di Solofra (2 marzo) e di Montoro Superiore (9 marzo).
S’invita, gli iscritti e i simpatizzanti, a partecipare a tale evento poiché riteniamo sia importante, anche nel nostro comprensorio, affermare i principi che contraddistinguono la politica di sinistra quali la solidarietà e l’uguaglianza, la lotta al precariato, la lotta contro le organizzazioni illecite, lo sviluppo eco-sostenibile e la politica ambientale.

GRUPPO GUE/NGL Strasburgo, 13/03/2008 Le donne devono essere protagoniste delle loro vite e della loro sessualità

Intervenendo sulla sua relazione a proposito della strategia della Commissione per la Parità di genere e l’attribuzione di poteri e responsabilità alle donne nel quadro della cooperazione allo sviluppo, Feleknas Uca (GUE/NGL, Germania) ha sottolineato che il sostegno europeo per i paesi in via di sviluppo è stato “vitale per le donne e le ragazze in quei paesi”.

“Nella strategia aggiornata della Commissione Europea sono stati trattati temi importanti e suggerite misure concrete”, ha dichiarato Feleknas Uca. La deputata europea ha però criticato alcune debolezze. “ La lotta contro pratiche tradizionali nefaste e la violenza contro le donne dovrebbero essere al centro delle nostre attenzioni. Purtroppo questa strategia non menziona neanche gli Accordi di Partenariato Economico (APE) e in questi avrebbe potuto rafforzare il ruolo delle donne”. Uca ha anche lamentato il fatto che la situazione delle donne nei conflitti armati non sia stata trattata.

Sulla questione della salute riproduttiva e dei diritti sessuali delle donne nei paesi in via di sviluppo, la deputata europea UCA si è rammaricata del fatto che “la gran parte degli emendamenti si preoccupano di sopprimere alcuni passaggi del rapporto che rivendicano il diritto per le donne di decidere del loro corpo e della loro vita in modo libero e indipendente. Fino a quando altri si permetteranno di decidere della vita e dei corpi delle donne, “la tradizione umanista e i valori condivisi sui quali l’Europa è costruita” non saranno una realtà.

Luisa Morgantini (GUE/NGL Italia) si è complimentata con la Commissione per la sua “articolata comunicazione che, per la prima volta, prevede una strategia europea per l’uguaglianza nel quadro della cooperazione allo sviluppo che corrisponde alle numerose richieste invocate dalle donne che rifiutano di essere delle vittime e che insistono per essere le protagoniste delle loro vite e della loro sessualità e decidere il tipo di società in cui vivere”

Luisa Morgantini ha lodato la relazione di Feleknas Uca per aver evocato certe questioni che non erano state trattate dalla comunicazione della Commissione quale la povertà delle donne, l’istruzione, la salute, la violenza contro le donne, il loro accesso alla proprietà e al lavoro, e la politica commerciale delle donne e dell’Unione Europea. Luisa Morgantini ha anche sottolineato la necessità di rafforzare il mainstreaming di genere nelle questioni di parità tra uomini e donne che implica un “impegno rigoroso di risorse economiche e umane” da parte della Commissione e “un’interfaccia permanente con i movimenti delle donne e delle reti” sul terreno per questioni quali la desertificazione, le soluzioni non volente ai conflitti, sulla salute, l’abitare e l’acqua.

Luisa Morgantini ha condannato la soppressione dei riferimenti alla salute riproduttiva delle donne e si è detta certa che “ col suo voto, questo Parlamento sarà fedele ai suoi valori e all’impegno per l’affermazione dell’uguaglianza di diritti per tutte e tutti”.
INTERVENTO IN PLENARIA DI LUISA MORGANTINI
"Parità di genere e attribuzione di poteri e responsabilità alle donne nel quadro della cooperazione allo sviluppo"
Parlamento Europeo – Strasburgo, giovedì 13 marzo 2008 -
“Che dire!
merito alla Commissione per avere presentato una comunicazione articolata che per la prima volta definisce una strategia europea per la parità di genere nella cooperazione allo sviluppo e sopratutto in sintonia con molte delle richieste portate avanti con determinazione da vasti movimenti di donne che rifiutano di essere vittime, anzi rifiutiamo di essere vittime e siamo protagoniste della nostra vita, della nostra sessualità e decidiamo in quale tipo di società vogliamo vivere, una società capace di affrontare e risolvere le discriminazioni, le ingiustizie, le violenze.
E tanto merito al rapporto di Uca per aver approfondito e colto elementi non tenuti in considerazione dalla Commissione che pero' ritengo la commissione vorrà accettare.
Inutile ripetere qui cifre sulle donne in estrema povertà, analfabetismo, ammalate di Aids o di malaria, su quante donne subiscano violenza fisica e sessuale sopratutto tra le pareti domestiche anche in Europa.
Sono le azioni concrete che contano: governance, istruzione, sanità, violenza contro le donne, accesso alla proprietà, al lavoro, e come dice Uca politiche economiche e commerciali dell'Ue che non siano contraddizione con le politiche di sviluppo.
E' la politica di mainstreaming che deve farsi forte ed implica un impegno severo anche di risorse economiche e risorse umane nelle delegazioni della stessa commissione e nei progetti in primo luogo quelli sul microcredito.
Sono le azioni concrete per un rapporto permanente dell´UE con i movimenti delle donne nelle situazioni locali e nazionali e nelle reti di donne tra i diversi paesi che si formate nelle campagne contro la desertificazione, per la soluzione non violenta dei conflitti, per il diritto alla salute, alla casa, all'acqua, per la smilitarizzazioni degli Stati e delle menti.
Qualcosa vorrei dire a proposito degli emendamenti che vogliono sopprimere i riferimenti alle varie strategie internazionali dal Cairo a Maputo sulla salute riproduttiva e sulla libera scelta delle donne alla procreazione.
Difendere la vita è sacrosanto, il diritto alla vita è pero' anche far si non vi siano esitazioni nel mettere in pratica politiche di sviluppo capaci di liberare le donne, ma anche gli uomini dalla povertà e dall'ingiustizia.
Triste che di fronte ad un rapporto e comunicazione di cosi grande portata per le politiche di sviluppo e di parità per mi auguro non molti parlamentari siano solo gli elementi della salute riproduttiva a deciderne il voto positivo.
Che poi siano principalmente uomini a proporli, uomini che vogliono decidere sui corpi e sulla vita delle donne, mi sembra ancora più particolare .
Sono certa che questo parlamento saprà essere fedele ai propri valori ed all'impegno di fare dell'unione europea un volano per l'affermazione dei diritti di tutti e tutte e per una politica di sviluppo equa e sostenibile”.

NICHI VENDOLA (parte7) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte6) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte5) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte4) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte3) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte2) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

NICHI VENDOLA (parte1) Sinistra Arcobaleno apertura campagna

giovedì 13 marzo 2008

Più voti Veltroni, più vince Berlusconi.

Perchè il vero “voto utile” è a sinistra.
Dal Messaggero studio a sorpresa: in senato più il risultato è bipartitico più vince Silvio

di Matteo Bartocci “Il Manifesto” 11 marzo’08

Più voti Veltroni, più vince Berlusconi. Dati del 2006 alla mano è uno dei paradossi più clamorosi, per il Senato, della legge elettorale votata dal centrodestra. Uno studio pubblicato ieri sul Messaggero ha il merito di rovesciare tutti i luoghi comuni costruiti ad arte sul “voto utile”. Soprattutto perché con un’operazione di verità ribalta l’analisi dal bipartitismo artificiale Veltroni-Berlusconi prendendo in considerazione tutte le forze principali in campo: Pd, PdL, Sinistra Arcobaleno e Udc.
Com’è noto, alla Camera con questa legge elettorale basta un solo voto in più rispetto a tutti gli altri partiti per accapararsi 340 deputati (il 54%). E visto che a Montecitorio Berlusconi è in testa in tutti i sondaggi , Pd, SA e Udc si spartiranno i 270 deputati restanti. Chi parla di pareggio dunque deve necessariamente concentrarsi su palazzo Madama, che anche nella prossima legislatura sarà l’ago della bilancia.Sul Messaggero si tracciano 4 scenari constatando che “il controllo della camera alta non dipende solo dallo scontro diretto Berlusconi – Veltroni” ma soprattutto dal risultato delle altre forze politiche: per come è fatta la legge elettorale e per la serie storica di dati tra regioni “bianche” e “rosse” una maggioranza chiara di destra è infatti quasi impossibile.Salvo in un caso: con i due partitoni che prendono tutto o con una sinistra perdente sotto l’8%. Prendiamo per semplicità la simulazione più “bipartitica” di tutte: prevede un testa a testa Pd-PdL (39,4% contro il 42,4%) e una sconfitta pesante sia per Bertinotti che per Casini (entrambi sotto il 6%). Ebbene, potrà sorprendere ma proprio il risultato più netto è quello che garantisce la maggioranza assoluta del senato a Berlusconi: 164 seggi al PdL contro i 138 del Pd e 2 ciascuno per Sa e Udc (in Toscana e in Sicilia). Questo perché sia nelle regioni “rosse” che in quelle “bianco-azzurre” proprio le terze forze Sa e Udc hanno l’effetto (riequilibrante) di togliere seggi al partitone perdente. Facendo le somme, in quasi tutte le regioni un successo della Sinistra toglie seggi a Berlusconi. Al sud, viceversa, un risultato dell’Udc favorisce di poco Veltroni. Non a caso la simulazione massima in cui la Sinistra raggiunge il 9,3% (21 senatori) è anche quella in cui Berlusconi prende meno seggi (154).Dal punto di vista politico si possono trarre due conclusioni. La prima è che chiunque vinca in Senato ci saranno comunque tre opposizioni (Sa, Udc, Pd) che non si possono sommare tra loro. Ad esempio: sulle missioni estere Udc e Pd potrebbero votare con il PdL ma non la Sa.La seconda, altrettanto importante, è che parlare di sostanziale pareggio non vuol dire altro che preparare uno scenario in cui Pd e PdL da soli controllano 311 seggi su 315 a Palazzo Madama. Un numero forse insufficiente a dare un governo stabile ma che consente di fare riforme costituzionali senza neanche passare per il referendum confermativo. Una “grande coalizione” per le riforme del tutto inedita nella storia repubblicana.Nel 2006 Prc, Pdci e Verdi hanno avuto più voti al senato che alla camera. Segno che una parte dell’elettorato ha voluto garantire la vittoria a Prodi con un voto “utile” sentendosi più libero sul voto di Palazzo Madama. Stavolta si vuole far credere l’esatto contrario. Ma se così avvenisse l’unico effetto concreto sarebbe di consegnare il paese a Berlusconi. Se il 30% di elettori è ancora indeciso è ora che la Sinistra Arcobaleno provi a spiegare, anche con i numeri, che l’unico voto utile contro Berlusconi è il suo.

Pubblica adesione di Bruno alla convocazione cittadina del "centrosinistra alternativo"

Bruno: “In città, il centrosinistra non può che coincidere con il dopogalasso


“Aderisco pubblicamente all’assemblea del ‘centrosinistra alternativo’ per la città di Avellino. Occorre sviluppare, davvero, un’alternativa di città per poter riparlare tra un anno, magari prima, di centrosinistra; consapevole che l’uso di questa aggettivazione non può che coincidere con l’avvio del ‘dopogalasso’.Nel suo programma per l’Irpinia il PD parla di sviluppo, di un’idea di città e della sua area urbana attraverso un’estesa progettazione in forma condivisa, cioè di un protagonismo dei cittadini che in forma collettiva sviluppano in modo attivo un ricco lavoro d’ideazione, consegnando idee e progetti alle Istituzioni ed alle formazioni politiche… E’, praticamente, un’apertura, timidissima per la verità, verso alcune forme di urbanistica partecipata. Questa impostazione, da sola, basterebbe a mettere in crisi l’intera modalità del governo Galasso, specie sul fronte dei lavori pubblici e dell’urbanistica. Altro che scelte partecipate e condivise. Negli scorsi mesi non si ebbe neppure il buongusto di fermare i lavori di Piazzetta Perugini nel giorno in cui l’amministrazione incontrava i comitati popolari. Probabilmente quella pagina del programma sarà stata scritta nei giorni in cui il sindaco era impegnato a valutare se percorrere o no il pellegrinaggio verso Nusco. Ritengo che ad un anno dalle prossime elezioni comunali la Sinistra l’Arcobaleno sia nella condizione di lanciare una sfida al PD a partire dall’idea di città, tutti consapevoli che i rapporti di forza non sono più quelli di un tempo e che allo scadere dell’amministrazione Galasso deve terminare il sostanziale monocolore centrista al governo della città capoluogo. Occorre chiarezza, principalmente a partire dai banchi del consiglio. Esprimo, però, in queste ore preoccupazione in merito all’apertura di credito fatta da De Luca al sindaco. Promettere la conferma della ricandidatura di Galasso significa sia non voler aprire una interlocuzione con la sinistra per le prossime elezioni amministrative e, peggio ancora, il non voler abbandonare le antiche modalità di costruzione del consenso nella città capoluogo. Senza De Mita, al momento, il PD irpino non è meno democristiano è solo un po’ più grossolano”.

giuni russo feat vladimir luxuria l'illusione

L'ELETTA - Vladimir Luxuria - part two

"Somewhere over the rainbow"... In bocca al lupo Vladimir...

L'ELETTA - Vladimir Luxuria - part one

mercoledì 12 marzo 2008

WORKinPROGRESS: elezioni e soggetto

WORK in PROGRESS: “facciamo la campagna elettorale ma nello stesso tempo siamo già al lavoro per la costruzione dal basso del soggetto unitario e plurale della sinistra e degli ambientalisti”. Dal forum delle reti, delle associazioni e dei movimenti parte in Campania il pre-tesseramento a la Sinistra l’Arcobaleno: oltre la somma dei partiti per un’apertura d’orizzonte al popolo del 20 ottobre e degli stati generali.

DICHIARAZIONE Bruno: “rendiamo irreversibile il processo”

“E’ fortissima la tensione unitaria che in questi giorni stiamo registrando alla base de la Sinistra l’Arcobaleno, si inaugurano e si condividono sedi e luoghi della politica. Vecchie e nuove storie si ricompongono. Io credo, però, che esistono ulteriori margini di sviluppo unitario capaci, attraverso il pre-tesseramento, al soggetto unitario e plurale della sinistra e degli ambientalisti di sostanziare meglio, rendendolo irreversibile, il processo de la Sinistra l’Arcobaleno. Questa campagna elettorale dovrà essere l’atto di apertura della sinistra italiana al secolo nuovo. Nella società come nei luoghi della politica c’è bisogno di una grande forza capace di rappresentare i lavoratori, la materialità dei bisogni, la domanda di futuro che le nuove generazioni porgono, il tema dei diritti e la possibilità di coniugare questi percorsi ad una ricerca di trasformazione dell’esistente. Unire la sinistra qui in Irpinia, oggi, vuol dire attraversare meglio la crisi di sistema prodotta dalla vicenda De Mita, consapevoli che a la Sinistra l’Arcobaleno non spetta il ruolo della testimonianza resistente di un’alterità ma il ruolo di un soggetto che può aprire anche su questi territori un confronto di merito e di metodo con il Pd. Occorre fare presto e l’adesione mediante il pre-tesseramento aiuta a non tornare indietro”.

I 100 Quindici passi... Manifestazione anticamorra.

Volevo ricordarvi dell'appuntamento per il 13 marzo in Irpinia contro la camorra. E' inutile dirvi quanto sia importante la vostra partecipazione sia alla marcia di Quindici che all'appuntamento pomeridiano. Questa giornata organizzata assieme a Libera, resta un nodo fondamentale per tutti noi, aldilà degli impegni che ci vedranno protagonosti in questo periodo. Oltre al programma, al manifesto del network dei giovani, vi inoltro un breafing su Quindici, giusto per trasmettervi la nostra scelta di parte.
A Quindici, da decenni, si contrappongono in una sanguinosa faida le famiglie Cava e Graziano. Un paese di neanche tremila anime, due famiglie camorriste in guerra tra loro, l’amministrazione comunale commissariata per 20 anni e per ben tre volte; sindaci morti ammazzati e altri consegnati alla giustizia insieme a un comandante della locale stazione dei Carabinieri. Qui la criminalità controlla il territorio avendo gestito anche i flussi di denaro giunti in occasione di due drammatici eventi: il terremoto del 1980 e la frana del 1998.
L'Irpinia sta diventando il laboratorio sperimentale della camorra e purtroppo, oltre all'azione dei corpi militari, l'intervento delle istituzioni, sembra essere vano.
Per questo assieme a Libera e altre associazioni presenti sul territorio abbiamo costruito una serie di eventi verso la XIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie che vedrà nella giornata del 13 marzo un ulteriore passo verso il 15 marzo.
Programma
Il programma della giornata del 13 marzo è il seguente:
ore 10.00- marcia della legalità Lauro-Quindici (distanza 2km) assieme alle scuole e allle amministrazioni locali "Cento e Quindici passi per la legalità".
(alle ore 9.00 partirà un bus da Avellino, piazza d'armi, per agevolare la partecipazione alla manifestazione. Pertanto è gradita la prenotazione)
ore 16-convegno ad Avellino/sala del carcere borbonico "Verso il 15 marzo" con la presenza dell'on.Francesco Forgione (pres.commissione antimafia)
Marco Cillo (pres.provinciale Libera)
Enrico Fierro (giornalista de L'Unità)
Luca Recano (comitato anticamorra)
Inoltre stiamo organizzando per la giornata del 15 marzo, dei bus per la manifestazione in ricordo delle vittime delle mafie che si terrà a Bari organizzzata da Libera.
Sarà presente anche Fausto Bertinotti.
Anche qui, c'è bisogno di una prenotazione preventiva.
Grazie ancora e buon lavoro
per il network giovani sinistra arcobaleno
Francesco Pennella

Online il blog di Network Giovani


È online da oggi il blog di Network Giovani, lo spazio web sul sito de la Sinistra l’Arcobaleno.
Postateci i vostri suggerimenti, le vostre comunicazioni o più semplicemente le vostre richieste a:
networkgiovani@gmail.com
Questo blog sarà un punto di informazione e discussione per tutte le attività legate alla campagna elettorale per le elezioni del 13 e 14 aprile.
Troverete in particolare notizie e segnalazioni sulle attività dei giovani de la Sinistra l’Arcobaleno.

martedì 11 marzo 2008

NAPOLI. GIORDANO: LA CAMPANIA NON E' SOLA

Troppo grande la delusione; troppo profondo il solco che si è creato tra la politica e la gente. E non è solo una questione di rifiuti. Non per nulla è questo il tasto su cui Franco Giordano batte di più nell'affollata iniziativa elettorale che lo ha visto protagonista ieri a Napoli. La prova del fallimento della classe dirigente locale del Pd, dice, è nel fatto che i suoi protagonisti sono assenti dalla campagna elettorale: «Basta sfogliare le liste. Dove troviamo il primo candidato campano del Pd? Al di là delle polemiche sulle candidature campane, la verità è che il Pd non è in grado di offrire un'alternativa campana alle vicende di questa classe politica». Il che è un motivo in più perché, dopo le elezioni politiche, la Campania vada subito al voto: «Noi ci candidiamo al rinnovamento morale di questa regione», perché «siamo in grado di presentare volti giovani, con radicamento nel territorio». Campania e non solo. Giordano ricorda Rita Borsellino, candidata della Sinistra Arcobaleno, a dimostrazione che la questione meridionale resta centrale. Serve sviluppo, ma quale? L'«unica vera grande opera» per il Sud non è il ponte sullo Stretto, bensì la «messa in sicurezza del territorio» per un'occupazione buona, stabile e che, perfino, fa risparmiare. Veltroni saprà dire parole nette su questo? E sui temi etici come le coppie di fatto e la fecondazione assistita? E sui temi economici (lavoro, tasse)? La risposta è: «No». «Non ci si lava la faccia con una candidatura operaia, un partito si definisce con un progetto». E siccome il Pd «ha dentro di sé tutte le anime di Confindustria», ben difficilmente potrà esprimere una politica a favore degli operai. Ben difficilmente potrà esprimere una posizione «chiara e limpida». E' questa la differenza tra «noi» e «loro».