C’eravamo illuse fosse una battaglia già combattuta (e vinta)...invece l’8 marzo (e tutto l’anno) ci tocca ribadire che diventare madriè una libertà, una scelta, un diritto. E che il nostro corpo non è un oggetto, tantomeno è in vendita, nonostante sia spesso in vetrina.
L’8 marzo la protagonista sei tu: in piazza, per difendere i tuoi diritti, e raccontare di noi, di quello che vogliamo, di quello che siamo e vorremmo poter essere.
Quindi agiamo, ci mobilitiamo affinchè:
• la legge 194 non venga rimessa in discussione e, anzi, se ne migliori l’applicazione.
• In tutti gli ospedali (anche al pronto soccorso) e consultori sia garantita la presenza di medici non obiettori.
• Sia disponibile anche in Italia la pillola abortiva RU-486: l’aborto non è già, di per sé, una scelta semplice.
• il “rimanere incinta” non sia considerato sempre e solo un problema della donna
• Tutti abbiano i mezzi per scegliere come vivere la propria sessualità, consapevolmente e liberamente, senza tabù e ipocriti perbenismi.
• Possiamo essere madri, ma anche altro: abbiamo diritto a lavoro, carriera, passioni, vita, interessi.
Buon 8 marzo a tutte/i
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