domenica 16 marzo 2008

Mussi: Torno in mezzo alla gente


Fabio Mussi torna in campo, sabato apre la campagna di Sinistra Arcobaleno a Milano: interverrà a Milano alla manifestazione pubblica di apertura della campagna elettorale di Sinistra Arcobaleno nel capoluogo lombardo.
L’appuntamento elettorale sarebbe di routine per il capolista della Sinistra Arcobaleno alla Camera per Lombardia 1. Se non fosse che il coordinatore di Sinistra Democratica esordisce ufficialmente in questa campagna elettorale dopo la lunga degenza seguita al trapianto di reni.
«È indecente che il Partito Democratico non si assuma la responsabilità delle elezioni», afferma Mussi in una intervista al “Manifesto”. «Almeno ci sia la onestà di ammettere che la sinistra dell’Unione ha chiesto ripetutamente che ci fosse un intervento sui salari ma non c’è stato niente da fare. Ci hanno detto di no». E lancia una schermaglia elettorale al Pd: «Colpa sua se il governo non ha funzionato».
Sul progetto della Sinistra Arcobaleno Mussi ammette che «ci siamo mossi tardi». E sul suo stato di salute spiega: «Io sono il trapiantato numero 606», dice, oramai «sono un esperto delle malattie renali….».
Accanto a lui, sabato dalle ore 18.30 presso il Teatro Smeraldo, ci sarà il candidato premier Fausto Bertinotti. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha voluto essere presente a una breve commemorazione per Fausto e Iaio, i due giovani del Centro sociale Leoncavallo uccisi il 18 marzo del 1978 nel 30esimo anniversario della loro morte.
Bertinotti, dopo aver deposto un mazzo di fiori ai piedi della targa dove avvenne l’omicidio, si è intrattenuto per qualche momento con i familiari dei due giovani. «Nei vostri occhi, nelle vostre facce vedo lo steso dolore e la stessa determinazione delle mamme di piazza di maggio - ha detto il presidente rivolgendosi in particolare alla mamma di Fausto, Danila Angeli - nei vostri visi vedo il rifiuto della vendetta e la richiesta della verità».
Al presidente della Camera i familiari dei due ragazzi hanno chiesto di fare il possibile perché venga finalmente fatta luce sulla morte dei due giovani massacrati uscendo dal Centro sociale Leoncavallo forse a causa della loro attività contro lo spaccio di droga. I parenti hanno anche chiesto al presidente di impedire lo sfratto del Leoncavallo dalla sede dove si trova da qualche anno in via Watteau.La deposizione del mazzo di fiori sulla targa di Fausto e Iaio è il primo appuntamento della giornata milanese di Fausto Bertinotti, candidato premier della Sinistra Arcobaleno, che alla domanda se è da qui che aprirà la campagna elettorale ha risposto: «Qui le elezioni non centrano proprio nulla».
Fonte:
l’Unità.it

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