giovedì 3 aprile 2008

4 aprile Giornata tematica de la Sinistra l'Arcobaleno sui DIRITTI CIVILI


Non solo difendere ma applicare la legge 194

Non basta dire ritualmente che la legge 194 non è in discussione. Deve essere assolutamente garantita la sua applicazione su tutto il territorio nazionale da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Chiediamo inoltre:

Ø Di estendere in tutto il paese la rete dei consultori come luoghi rispettosi dell’autonomia delle donne e della loro riservatezza, in grado di offrire interventi più efficaci anche per le donne immigrate
Ø Di introdurre in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne

Il testamento biologico

Solo la persona interessata ha il diritto di decidere la sorte del proprio corpo, della propria vita, delle terapie che può accettare o rifiutare, al fine di alleviare il dolore e di protrarre con dignità il corso della vita.
Proponiamo una legge che renda effettivo l’esercizio del diritto individuale di decidere se sottoporsi o non sottoporsi ad un trattamento sanitario, secondo i seguenti principi ispiratori: il carattere vincolante delle direttive di volontà e la presa in carico della persona nella interezza della sua soggettività e della sua rete di relazioni, comprese quelle di cura.

Unioni civili

Un Paese laico non può esimersi dal riconoscere l’evoluzione delle culture e del costume, in particolare le differenti forme di convivenza.
Proponiamo, quindi, il riconoscimento pubblico delle unioni civili con tutte le conseguenze di estensione dei diritti e tutele, come avviene nei principali Paesi europei.

Per l’uguaglianza sostanziale delle persone lesbiche, gay e transessuali

Consideriamo le battaglie di civiltà di lesbiche, gay e transessuali pienamente costitutive della Sinistra - L’Arcobaleno.
Riteniamo che vada introdotta nell’ordinamento giuridico una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. In linea con i Paesi europei più avanzati, riteniamo che vada introdotta la possibilità per le persone trans di ottenere la correzione dell’attribuzione anagrafica, a prescindere dall’avvenuto intervento chirurgico.

Una nuova legge sulla fecondazione assistita

Il sistema giudiziario ha già bocciato le linee guida della legge 40 e ha riconosciuto alle coppie il diritto alla diagnosi preimpianto.
Proponiamo una nuova legge sulla fecondazione assistita, per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne, dei diritti costituzionali alla tutela della salute e della libertà di ricerca scientifica.



Contro la violenza alle donne

La violenza subita è la prima causa di morte delle donne.
Proponiamo un intervento legislativo organico che contenga la formazione all’eguaglianza dei generi fin dalla scuola primaria, l’informazione, la costruzione di una rete di servizi sociali e di accoglienza e sostegno per le vittime, la valorizzazione dei centri antiviolenza, la relazione con l’insieme dei movimenti e l’associazionismo delle donne.

Divorzio breve

Proponiamo di ridurre ad un anno il periodo di separazione trascorso il quale chiedere il divorzio, così come avviene ormai da tempo in numerosi paesi Europei.
In caso di assenza di figli, i coniugi devono poter chiedere immediatamente il divorzio, senza la necessità di un periodo di separazione.

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