mercoledì 28 gennaio 2009

Vladimir Luxuria: "la Candelora, un ponte per unire".

Da un gesto di intolleranza e chiusura un grande movimento di amore e accoglimento.
Otto anni fa l'abate di Montevergine con il suo “State profanando il tempio di Dio. Le vostre preghiere non sono gradite” negò un diritto sacrosanto a chi era andato ad offrire a Mamma Schiavona la propria devozione come ogni anno, come da tradizione. Quel gesto mobilitò associazioni e singoli cittadini indignati per la violenza di quelle parole. Il primo Femminiello pride nacque così, come naturale e spontanea reazione alle parole dell'abate Tarcisio Nazzaro che paragonò i femminielli ai mercanti cacciati da dal tempio.
Da quel Femminiello pride colorato e improvvisato si è passati al Candelora Day, un incontro fisso creato da una rete regionale di associazioni movimenti e cittadini che da quest'anno ha ha attivato la “Rete Nazionale per la Candelora”. Grazie all'impegno di associazioni come i-ken, Mit di Napoli, Zia Lidia Social Club e Rossofisso, la rete ha varcato i confini regionali dando forza al messaggio del Candelora Day: “Libero amore in libero stato”. Un messaggio condiviso da Valdimir Luxuria, presente dai tempi del primo femminiello pride:


“Il Candelora Day è una offerta di dialogo- ha ribadito Vladimir Luxuria - un ponte lanciato per unire e mettere a confronto sensibilità e culture diverse. Come da tradizione ci sarà la celebrazione della Candelora che è la dimostrazione di come fede ed orientamento sessuale, identità di genere di trans, gay, lesbiche e trans gender non siano incompatibili. Nella battaglia per l'equiparazione dei diritti tra tutti i cittadini rientra anche quella per il diritto alla fede ed alla spiritualità. Per questo io sarò a Montevergine, non come cattolica ma come persona che vuole essere vicina ai gay alle lesbiche a trans e transgender che credono fermamente di essere creature protette da Mamma Schiavona, alla quale vanno a rendere omaggio. Sono certa che anche quest'anno la festa sarà spiritualmente molto forte e mi auguro che ancora un volta riesca a dimostrare che cattolici e femminielli possono convivere nonostante le recenti dichiarazioni di Ratzinger che ha definito i transgender persone distruttive”.

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