lunedì 26 gennaio 2009

Anche Avellino in "Movimento per la Sinistra".

Martedì 27, alle ore 17, presso il Centro Sociale "Della Porta" di
Avellino, nascerà anche in Irpinia il Movimento per la Sinistra.

In una conferenza stampa, molti dirigenti, attivisti e amministratori
dell'Area Vendola dichiareranno la loro adesione al nuovo soggetto della
Sinistra che è stato appena lanciato a Chianciano da Nichi Vendola.

Tra gli altri, interverranno alla conferenza: Gennaro Imbriano, Segretario
provinciale Prc, Cinzia Spiniello, Coordinatrice di Rifondazione per la
Sinistra, e Peppe De Cristofaro, Segretario regionale del Prc.

A seguire ci sarà la prima riunione del Movimento per la Sinistra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ieri a Cianciano era diffuso un sentimento comune: ci sentivamo LIBERI. Liberi dalla prigione di odio e rancore che era diventato il Partito della Rifondazione Comunista. Io insieme ai compagni seguo la strada della rifondazione fuori dal partito perché oggi è il tempo di rifondare la sinistra.
Il Prc non è più il partito libertario a cui mi ero iscritta. Non c’è più la critica al patriarcato. E’ un partito che non ha più a cuore i diritti civili: i diritti delle donne e dei gay e la non violenza.
E’ diventato una casa soffocante, un partito in cui non c’è più libertà di critica.
Chi è critico e curioso del mondo circostante, è considerato un nemico come Piero Sansonetti. Mi ricorda dei tempi oscuri in cui c’erano i nemici del popolo.
Noi lasciamo questa casa soffocante dei sospetti dove non c’è più la revisione culturale e l’innovazione politica. E’ come dice Vendola :” . Siamo stati comunisti non per un bisogno di fedeltà al passato, ma per un bisogno di libertà del presente e del futuro. Siamo comunisti non per replicare, nei secoli dei secoli, una storia codificata, una liturgia monotona, una forma statica che contiene una verità rivelata: ma per liberarci dai fantasmi e dai feticci di un mondo che strumentalizza la vita, mercifica il lavoro, distrugge la socialità. Chi pensa che il comunismo sia una declamazione, un percorso provvidenziale che va solo ripulito dalle ombre dell’eclettismo e del revisionismo, chi lo custodisce come una reliquia e lo offre alla oscura modernità in cui viviamo come una talismano politico, chi lo annuncia come una fede e lo vende a buon prezzo come il pane da spezzare insieme per esorcizzare la paura della crisi: chi fa così merita certamente rispetto, ma agisce la politica come fuoriuscita dalla realtà e come rinuncia alla trasformazione dello stato delle cose.”
Io esco da Rifondazione perché sono stanca dell’immobilismo in cui le lotte intestine ci avevano relegato perché adesso è il momento di agire perché il mondo cambierà ed io non voglio assistere immobile. Il mondo cambierà perché i cambiamenti vengono dall’America. Obama è il cambiamento e c’è lo ha già dimostrato con la chiusura del carcere di Guantanamo, con il finanziamento alle associazioni per l’aborto.
Oggi c’è un grande spazio per noi, perché le due sinistre quella moderata e quella identitaria, sono in forte crisi: crisi sociale e crisi progettuale, l’una perché ha come fine il governo, l’altra perché è la sinistra che dice sempre no e non pone alternative concrete. L’attuale è una sinistra che non è più capace di autonomia intellettuale, e che non ha speranza. La differenza è che in noi è rinata la speranza. E la speranza nasce anche dalle sconfitte.
La sinistra ha preso una bella batosta, ma si impara dagli errori. La sconfitta della Sinistra arcobaleno ci ha insegnato che non basta mettere insieme il ceto politico. Noi invece ripartiamo daccapo. Ad una sigla di partito, noi preferiamo un processo e il processo avverrà in una nuova casa della sinistra che ospiterà comunità di popolo e non ceto politico e questa comunità lotterà per il cambiamento della politica economica che sta alla base di tutte le ingiustizie sociali perché il compito della sinistra consiste nel costruire il cambiamento. Combatteremo l’egemonia culturale del liberismo. Saremo riformisti , ma combatteremo il liberismo e non accetteremo gli slogan liberisti come se fossero nostri, così come ha fatto il partito democratico. Noi non asseconderemo la destra come fa il partito democratico ma combatteremo contro il giustizialismo nei confronti dei più deboli. Combatteremo contro il“Sorvegliare e punire”.
Lotteremo per i nostri diritti come il diritto al lavoro, il diritto di sciopero, il diritto al dissenso. Cose che la destra sta eliminando. Non perderemo di vista la questione meridionale perché è per noi una questione centrale.
Opponendosi alla politica di destra Obama dice: “E’ finita l’era della paura, è cominciata l’era della speranza.” Per adesso almeno in America è così, perché gli americani stanchi della politica di terrore e di disprezzo della vita e di tracolli finanziari, ha deciso di cambiare. Spero che gli italiani contro ogni televisione acquisiscano una maggiore coscienza di ciò che realmente avviene e si ribellino agli imbonitori e loro aguzzini.
E’ con queste idee che è nato ieri è nato il movimento Rifondazione per la sinistra. In questo movimento la democrazia è per noi una questione centrale, varrà sempre e comunque il principio: “una testa e un voto”. E’ nato un movimento di eguali. Le cariche sono state tutte azzerate. Io ero nella segreteria provinciale e nel comitato politico regionale e non mi dispiace affatto di avere abbandonato queste cariche, ( ci sono funzionari di partito che non percepiranno più lo stipendio) mi sento contenta per l’inizio di una nuova vita, nuova vita per tutti noi che vogliamo operare attraverso la democrazia e l’attraversamento dei territori, il cambiamento.
Mi sento molto vicina a Vendola quando parla di una politica che annuncia il nostro amore per la terra e per la vita. E chi crede in tutto quello che ho scritto qui, non può corrispondere all’immagine che di noi ha dato don Vitaliano di persone attaccate alle poltrone. Noi siamo attaccati neanche al denaro, infatti tutto ciò che era comune, cioè ottenuto con i soldi di tutti noi, militanti, parlamentari (che versavano un’ingente parte del loro stipendio al partito), l’ingente patrimonio del partito nazionale (circa 30 miliardi di vecchie lire) e le proprietà locali, lasciamo tutto a loro.
Il nostro motto è : Io amo, sogno e non ho paura.

Giuseppina Buscaino