lunedì 11 febbraio 2008

Questione di genere

Con piacere pubblichiamo una sintesi dell'intervento di Antonella Mancusi -associazione ROSSOFISSO- all'assemblea "l'unione fa la sinistra".
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Per essere veri sulla questione di genere,non dobbiamo parlare come Ratzinger, prelati vari e Ferrara, come chi si arroga il diritto all’invadenza nelle tematiche femminili per manipolare le coscienze e conservare il potere, ma dobbiamo cercare le donne nella vita reale di tutti i giorni, d’improvviso troveremo, per dirne una, assurdo attaccare la legge 194 , su una pratica antichissima come l’aborto, che funziona benissimo e ha dimezzato il ricorso all’aborto, restituendo alle donne il diritto ad avere consapevolezza della propria natura e del proprio corpo, liberandole spesso dalla condanna crudele agli aborti clandestini.

Chiaro che, come dice Galimberti, l’aborto ha nel suo stesso essere qualcosa di difficile da accettare anche perché spesso fa emergere quel conflitto di fondo tra natura e individuo. Tra la natura che ci vuole solo funzionari della specie e l’individuo a molte dimensioni che deve a maggior ragione però, essere tutelato dalla natura come segno di civiltà. L’individuo chiaramente è la madre con la sua storia la sua complessità, non certo il feto che non è un bambino e inoltre certo non ha diritti come la madre.

Data l’efficienza della legge 194 è assolutamente inutile accettare la proposta dell’Udc di realizzare una commissione d’inchiesta sulla 194, ancora più aberrante l’iniziativa di introdurre una commissione di volontari per la vita nei consultori che inevitabilmente introdurrebbe aspetti che eccedono la condizione di sofferenza della donna esasperandone le contraddizioni di un momento già di per se difficilissimo. È arretrante, inutile, e oltre la realtà, concentrare l’attenzione dei consultori sull’etica e non sulla salute della donna.

E questo non significa come diceva Ferrara agire in nome di una schizofrenica e grottesca salute della donna. Schizofrenici sono questi uomini che con morbosità a convenienza, si preoccupano più di tutelare il feto che di tutelare i bambini e le mamme, questi uomini che legittimano la guerra e dicono di voler salvaguardare la vita, fregandosene inoltre di potenziare le strutture sanitarie, di accoglienza. Sarebbe sicuramente più coerente e meno ipocrita magari preoccuparsi di sviluppare strutture di assistenza alle madri e case famiglia.

Paradossale inoltre, è che oggi le donne sono costrette all’aborto e non possono scegliere di essere madri date le condizioni sociali ed economiche in cui vive la donna italiana .Il rapporto del Word economic forum sul gender gup , la disparità tra i sessi nel settore economico lavorativo, per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, l’incidenza politica, l’aspettativa di vita e salute, è eclatante, colloca l’Italia all’84, penultimo posto tra i paesi dell’unione europea! In Italia il tasso di disoccupazione femminile è il doppio di quello degli uomini, cifre elevatissime,inoltre, per quanto riguarda il tasso d’inattività tra le giovani donne meridionali. Se esplicitiamo meglio i dati sulle percentuali di omicidio e violenze poi( ¼ delle violenze avviene in casa, 7 vittime su dieci sono donne , e sette donne su dieci sono vittime di un compagno,e una donna su tre ha subito violenze sessuali nell’arco della propria vita) il tutto diventa agghiacciante!!

Ragionare sui rapporti di forza tra maschile e femminile, anche sull’ attrazione verso la forza e il potere oggi diventa necessario per un cambiamento radicale delle cose, in quanto ci aiuta a capire i presupposti delle peggiori sciagure della nostra umanità, e questo è anche un motivo in più per capire che la questione di genere ha un’importanza universale.
Se la violenza e gli istinti sono introiezioni di valori, bisogna capire che quei disvalori ovviamente come la competizione, l’aggressività che il nostro sistema capitalista e individualista ha rafforzato, andrebbero ribaltati lasciando spazio alla collaborazione la giustizia, la solidarietà che agli albori dell’umanità, al tempo del matriarcato le donne sapevano esprimere. Quelle donne oggi non più solidali perché in un mondo maschilista e fallocentrico!
Oggi che quei corpi scoperti ma teorizzati negli anni 70 diventano il luogo pubblico dove si celebra la liturgia dei consumi,oggi che sulla rete continuano ad avere utenze siti pro ana e pro mia, dove viene venerata la dea dell’anoressia, e della bulimia, oggi che più semplicemente i negozi di abbigliamento non hanno niente per le taglie ultra-large corrispondenti nella realtà ad una 44 al massimo ma nessuno ce lo dice, oggi che le bimbe continuano a veder pubblicità solo su trucchi e vestiti già a 12 anni, in una televisione spazzatura che se come dice Pasolini “ci dice molto sulla nostra realtà”, mai come oggi è realtà.,oggi che diventa davvero difficile avere fiducia in un mondo migliore!

Dunque io credo fermamente che qualsiasi politica di sinistra se vuole cambiare radicalmente le cose non può non partire dalla condizione femminile. Abbiamo bisogno oltre che di presenze femminili nelle politiche, nelle istituzioni, di presenze delle nuove soggettività e delle culture portatrici di nuovi e veri valori del femminismo. Rispetto alle nuove soggettività possiamo dire che l’esperienza del Candelora day ad Avellino ha avuto un’ottima risposta, sintomatica dell’esigenza che molti di noi hanno di ritrovarsi di fronte alla verità, di fronte a valori più umani più giusti che i transessuali grazie ad un’invidiabile consapevolezza sono capaci di esprimere. Vero che quando cominci a riflettere sulla questione di genere, entri in un circuito che ti fa vivere ogni cosa come una discriminazione verso il genere femminile, e dunque anche in quel mondo rimani delusa di fronte a un’incidenza maggiore di transessuali uomini a svantaggio delle transessuali donne, ma romanticamente mi piace pensare che anche questa è una dimostrazione dell’esigenza di transitare verso valori femminili valori nel pieno e fermo rispetto dell’altro. Forse basterebbe cominciare già abbandonando quella rincorsa al prestigio al potere che deve potere su qualcosa creando inevitabilmente subalternità e ingiustizia
Deve rimanere la consapevolezza in ognuno di noi che ovunque combattiamo le ingiustizie non possiamo dimenticarci che le ingiustizie verso le donne sono sempre più forti.

Mi avvio a concludere ritornando solo un attimo sul tema iniziale del mio intervento, senza ipocrisia che a mio avviso è un peccato più grave della lussuria, ma per i politici cattolici sarebbe troppo controproducente definirsi peccatori, la sessualità è anarchica e per suo slancio rifugge spesso gli anticoncezionali sebbene nobilissimi sicuramente un po’ antierotici, è vero che anche per questa anarchia inevitabilmente bisogna ricorrere a volte all’aborto, ma è anche vero che migliorare la condizione sociale culturale ed economica della donna diminuirebbe ulteriormente gli aborti causati da ragioni molto meno stimolanti, non ci sorprende in fatti che all’aborto ricorrono prevalentemente donne straniere, e una ulteriore diminuzione degli aborti significa risparmiare alla donna un’ esperienza inevitabile, ma che certo rimane nella coscienza purtroppo come colpa per sempre.

Vi invito come ci ha sempre suggerito De Andrè a cercare sempre le cose nel profondo ,se vogliamo capire e migliorare la nostra realtà, e a riflettere su quelle contraddizioni che ogni giorno nelle nostre famiglie nei nostri rapporti nel nostro vivere ci rendono in qualche modo complici del sistema attuale inficiando il nostro effettivo essere di sinistra.

2 commenti:

segretario62 ha detto...

complimenti per il blog, devo dire molto interessante, però per favore nei link aggiungete, almemo per ora, prima sche scompaiano, i quattro partiti che dovranno comporre questo "nuovo essere"

Hirpinia Link(e) ha detto...

Grazie per i complimenti, come vedi sei stato accontentato... La scelta iniziale era stata quella di favorire dei contatti più di "movimento" con la finalità di sollecitare una partecipazione ed una appartenenza diversa rispetto a quella dei soggetti partitici anche perchè volendo interpretare ed attraversare La Sinistra l'Arcobaleno già adesso come il soggetto che, invece, sarà non volevamo correre il rischio di contribuire a rappresentare la sinistra unita, plurale ed ecologista esclusivamente come la somma dei 4 partiti. Nel volerti ringraziare ancora per il tuo incoraggiamento ti invito a collaborare alla riuscita del blog postando eventuali contributi ad hirpinialinke@yahoo.it