"Dal 9 dicembre ad oggi la Sinistra non ha compiuto decisi passi in avanti. Allora ci lasciammo con impegni solenni, un documento sottoscritto dai quattro partiti, in cui si diceva che ci saremmo presentati uniti alle elezioni e che avremmo lavorato per l'unità federata della Sinistra. Ora che le Camere sono state sciolte e le elezioni convocate per aprile, il rischio è che prevalga l'idea di un cartello elettorale, in cui ciascuna forza non solo rimane così com'è, ma non procede verso un soggetto nuovo, unitario e plurale. Il "niet" del Partito Democratico, certo, spinge verso una lista unitaria della Sinistra, ma se ci fermassimo qui, se in campagna elettorale non lanciassimo il cuore oltre l'ostacolo, non avremmo grande appeal. Anche per questo -ma soprattutto perché convinti dell'urgenza di porre le basi di un nuovo soggetto politico - circa 70 associazioni della sinistra hanno deciso di andare lì dove i partiti (ancora) non sono in grado di spingersi. Il 10 febbraio, al Cinema Farnese di Roma, l'assemblea dei movimenti che aderiscono alla Sinistra Arcobaleno lancerà la campagna di tesseramento al nuovo "partito", anche se il "partito" non c'è ancora. Ci collochiamo lì, sul punto di arrivo, aspettando che maturino le condizioni perché anche i quattro partiti decidano di dare vita al soggetto unitario. Possiamo farlo, dobbiamo farlo, perché i tempi sono strettissimi e gli elettori non perdonerebbero ancora annunci senza decisioni politiche conseguenti. Possiamo, dobbiamo farlo, perché il popolo della sinistra è già arrivato a quel traguardo. Le elezioni possono essere un banco di prova positivo, molto più di quanto ci aspettiamo. Tutto dipenderà dai messaggi che saremo in grado di mettere in campo. Dal grado di visibile unità di intenti, parole, cultura politica. Se gli elettori percepiranno, distintamente e senza ambiguità, che il voto alla lista della Sinistra Arcobaleno sarà un voto per un progetto politico e non solo la giustapposizione di gruppi dirigenti, allora molti, moltissimi avranno la voglia di votarci. Per questo va salutata positivamente la candidatura al servizio dell'unità di Fausto Bertinotti. Il Presidente della Camera è una delle figure che più ha spinto in avanti il processo unitario. Noi, i movimenti, le associazioni, lavoriamo perché il processo che si deve aprire sia ampio, partecipativo, nuovo e plurale. Vogliamo una grande "casa rosso-arcobaleno", non una "cosa rossa". Una casa in cui milioni di italiani possano entrare. Una casa per i precari senza contratto, per gli operai senza sicurezza, per i lavoratori che si sentono "ultima ruota del carro" in una società che non valorizza più il lavoro. Una casa per chi pensa che il capitalismo sfrenato non sia in grado di assicurare la sopravvivenza del pianeta e per chi ritiene che la guerra, il terrorismo, la violenza siano nemici irriducibili contro cui combattere e non una "opzione". Una casa per chi non può permettersi di comprare una casa, e fatica anche ad affittarla, per chi reclama diritti uguali per tutti e ritiene che la laicità sia il modo per rispettare l'opinione di tutti e tutte e decidere in base ai fattie non ai dogmi. Non è retorica: lavoro e salari, ambiente, pace, diritti, casa sono le emergenze. Una sinistra "utile" è quella che è in grado di indicare soluzioni ed ha la forza di portarle al centro del dibattito politico. Per questo serve una grande Sinistra, soprattutto nel Mezzogiorno, soprattutto in Irpinia. Iniziamo noi, dalla società, dal basso, con questa campagna di "tesseramento preventivo", con la quale contiamo di raccogliere l'adesione di decine di migliaia di persone. La domanda di Sinistra, che c'è e cresce nel Paese ed in Irpinia, richiede di lanciare il cuore oltre l'ostacolo".
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