venerdì 10 ottobre 2008

Formicoso, l'interrogazione al Parlamento Europeo di Roberto Musacchio - PRC/SE - Testo integrale.

OGGETTO:
Compatibilità della discarica in località Pero Spaccone (Formicoso) nel Comune di
Andretta (AV) con l'invaso di Conza e il reticolo idrografico del bacino del fiume
Ofanto.

TESTO:

Premesso che
- l'area di Pero Spaccone sull'altopiano del Formicoso è stata scelta dal DL 23.5.08 n.90 ora L.14.7.2008
n.123 quale sito per una discarica e stoccaggio provvisorio di rifiuti, la cui durata nel tempo deve essere
ancora definita dal Piano regionale rifiuti della Regione Campania secondo gli art. 8-9 della legge n.123;
- l'assetto idrogeologico della provincia di Avellino è già a forte rischio ambientale per la presenza di tre
ampie discariche, i cui siti sono stati decisi solo su base di studi d'impatto locali senza esaminare lo stato
orografico e idrogeologico dell'intero territorio e le conseguenze delle discariche sulle falde acquifere;
- a 9 km dall'area da destinare a discarica vi è l'invaso artificiale da 50 milioni di mc di Conza sul fiume
Ofanto che immetterà nella rete dell'Acquedotto Pugliese 1 mc di acqua/secondo per il consumo umano:
- la potabilizzazione delle acque del bacino di Conza fornirà alla Puglia 32 milioni di mc/annui d'acqua a
piú di 5 milioni di abitanti è stata decisa con Delibera Cipe 96/04 del 20.12.04 finanziata da Acquedotto
Pugliese e Ministero dell'Economia per 49.035.705 €: i lavori già appaltati e impegnati gli stanziamenti;
-è quindi urgente per la discarica fare un'analisi ambientale d'impatto degli aspetti idrodinamici connessi
con fenomeni sismici e carsici e con l'estrema impermeabilità del terreno che non esclude il trasporto per
dilavamento nel fiume Ofanto e nell'invaso di Conza di tutti gli inquinanti da rifiuti presenti in superficie
- la distanza di 9 km, la presenza di numerosi torrenti, ruscelli e pozzi che rischiano di sfuggire ad ogni
controllo accentua l'alto rischio ambientale per il carattere argilloso-marnoso del terreno per cui la sola
quota di acque non destinate a raggiungere l'invaso saranno solo quelle che evaporeranno in atmosfera;
-il D.Lgs 36/2003 impone che il fondo della discarica sia collocato ad una distanza minima di 2m dal
livello di massima escursione della falda acquifera con criterio penalizzate di una distanza non inferiore
ai 10m e il D.Lgs.152/99 e successive modifiche impone regole severe sulla definizione della"zona di
rispetto" che non deve essere inferiore ai 400m di distanza dai centri di captazione d'acqua mentre nelle
adiacenze del sito da adibire a discarica sono presenti ben 12 pozzi che sono un chiaro indizio di
presenza di falda acquifera;

si chiede

se la Commissione non ritenga che per la sua specificità idrogeologica il Formicoso avrebbe dovuto
essere già escluso dall'elenco delle discariche (art.9 L.14.7.08 n.123) e si debba realizzare una
valutazione d'impatto ambientale ampia prima quindi di decidere definitivamente se destinare o meno
tale area a discarica rifiuti.

7/10/2008

on. Roberto Musacchio

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