mercoledì 7 maggio 2008

PRC Avellino: Approvato il documento Imbriano, “Ripartiamo da Rifondazione e dall'opposizione al Governo Berlusconi per ricostruire la Sinistra”.

È andata avanti per tutto il pomeriggio e si è conclusa nella serata di ieri la riunione del Comitato Politico Provinciale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Dopo la relazione del Segretario Provinciale Gennaro M. Imbriano , molti sono stati gli interventi che hanno affrontato l’analisi del voto e hanno proposto la necessità di rilanciare da subito, l’azione di Rifondazione Comunista e della sinistra. Il dibattito si è concluso con le parole del Segretario regionale Peppe De Cristofaro , che ha incitato i compagni a ripartire dall’opposizione al Governo delle destre “E’ nel vivo delle contraddizioni e dei conflitti sociali, alimentati dal futuro Governo Berlusconi, che dobbiamo costruire la Sinistra”. Il Comitato Politico ha respinto il dispositivo presentato da Cogliano, D’Argenio, Della Pia nel quale si chiedevano le dimissioni del gruppo dirigente provinciale. È stato invece approvato a larga maggioranza il Documento politico proposto dalla Segreteria Provinciale, sostenuto tra gli altri da Imbriano, Di Ninno, Canonico, Pennella, Valentino, Bruno, Albanese, Spiniello. Nel documento approvato dal Parlamentino del Prc si sostiene che “Le elezioni politiche ci hanno consegnato un Paese sempre più spostato a destra, una società profondamente segnata da processi di americanizzazione e da una crescente divaricazione tra condizione sociale e coscienza politica.
Un Paese più povero perché una parte della nostra società è stata privata di rappresentanza parlamentare”. E ancora “È stato sconfitto il progetto federativo della Sinistra L'Arcobaleno, percepito come un cartello elettorale e come una debole allusione ad un serio progetto di unità della sinistra, ma siamo stati sconfitti anche per non essere stati in grado di incidere nell’azione del Governo Prodi e per il nostro debole radicamento territoriale e sociale.
È proprio da questa considerazione che si deve partire per rigenerare una forza politica capace di interpretare i bisogni e rappresentarli, capire le trasformazioni e governarle, promuovere il conflitto come pratica per il superamento di ogni forma di disuguaglianza, senza perdere di vista l’obiettivo della costruzione di una società nuova e alternativa”.
Rispetto al prossimo Congresso nazionale fissato per luglio il Documento approvato dal CPF sostiene “Si deve aprire una riflessione e un dibattito vero tra tutte e tutti gli iscritti, che non scada nella conta interna e che abbia cura del nostro Partito.
Infatti il Partito della Rifondazione Comunista diviene in questo scenario una risorsa necessaria per lasciare aperta la speranza del cambiamento nella nostra società.
Riteniamo che si debba ripartire dalla Rifondazione Comunista per far avanzare il progetto di una sinistra unita, plurale, democratica. Ripartire da Rifondazione, significa infatti ripartire dalla sua cultura politica aperta, dalle sue pratiche innovative, dalla sua capacità di contaminazione e di conflitto, e mettere questo grande patrimonio politico a disposizione della costruzione della sinistra italiana”.
Infine il Documento della Segreteria provinciale, approvato dal CPF, rivolge un appello all’intero popolo della sinistra ”Accanto al percorso congressuale, chiediamo a tutti i Circoli del Prc, di promuovere, da subito, riunioni con tutti gli iscritti.
E proponiamo in Irpinia la costruzione di assemblee e di luoghi di confronto aperti a tutto il popolo della Sinistra, la promozione di iniziative di massa che diano il senso di un ricominciamento. Dobbiamo far vivere un grande dibattito nei territori, nei partiti, nelle organizzazioni sociali, nei tanti territori e movimenti che della sinistra alternativa sono e continueranno ad essere l'ossatura.
Dunque, dobbiamo allo stesso tempo “correre e cercare la strada”, aprendo una lunga fase di confronto dentro e fuori dal Prc, ma anche rilanciando da subito l’azione politica di Rifondazione e della sinistra, costruendo coi movimenti l’opposizione al Governo Berlusconi, dicendo a chiare lettere che non ci hanno cancellato, che stiamo ancora in campo”.

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