"È incomprensibile la scelta dell'Assessore D'Antonio", così Gennaro
Imbriano, Segretario provinciale del Prc, interviene in merito alla proposta
di cancellazione del reddito di cittadinanza avanzata dall'Assessore
regionale al Bilancio.
"Sarebbe un insopportabile passo indietro. Basti pensare che solo alcuni
giorni fa, il 9 ottobre scorso, il Parlamento Europeo, quasi all´unanimità,
ha approvato una risoluzione presentata dalla deputata Gabriele Zimmer, in
cui si invitano "gli Stati membri a definire meccanismi di reddito
garantito" per combattere la povertà e l'esclusione sociale.
La mia non è la difesa d'ufficio di una misura che Rifondazione e la
sinistra hanno chiesto e ottenuto negli anni scorsi. Ma considero che
cancellare il reddito di cittadinanza sarebbe un errore, che renderebbe
ancora più difficile la vita di 18 mila famiglie campane. Soprattutto oggi,
nel pieno di una pesantissima crisi economica, che purtroppo vedrà crescere
la povertà e le diseguaglianze nel nostro Paese e segnatamente nel
Mezzogiorno".
"Non sfugge a nessuno -conclude Imbriano- la necessità di riformare, al
termine della fase di sperimentazione, il reddito di cittadinanza. Ma questo
non può significare tagliare le risorse, mentre bisognerebbe ragionare del
superamento di una serie di limiti che si sono resi evidenti a partire dalla
veridicità delle domande presentate.
Ora ognuno deve fare la sua parte: sicuramente la Regione Campania, ma
anche il Governo Berlusconi: non si può pensare di ripianare i bilanci dei
banchieri e non investire a favore della solidarietà e del welfare".
sabato 8 novembre 2008
Imbriano: "Non si cancelli il reddito di cittadinanza in Campania".
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