Il prossimo congresso del Partito della Rifondazione Comunista non riguarda solo e soltanto le dinamiche interne al partito. È un evento che coinvolge tutto il popolo della Sinistra, tutti coloro che credono in una società più attenta ai bisogni dei più deboli.
È un avvenimento che influirà fortemente sulla sorte di un popolo che da Genova in poi ha imparato ad attuare nuove forme e nuovi modi di fare politica, unendo donne ed uomini tanto su istanze strettamente territoriali quanto su vertenze globali, mettendo insieme gente di estrazione politica e sociale diversa che i partiti non erano (e non sono) in grado di unire e rappresentare con efficacia.
È un avvenimento che influirà fortemente sulla sorte di un popolo che da Genova in poi ha imparato ad attuare nuove forme e nuovi modi di fare politica, unendo donne ed uomini tanto su istanze strettamente territoriali quanto su vertenze globali, mettendo insieme gente di estrazione politica e sociale diversa che i partiti non erano (e non sono) in grado di unire e rappresentare con efficacia.
La crisi della Sinistra è forse data proprio dallo iato esistente tra quelle che sono le istanze dei rappresentati e le politiche messe in campo dai rappresentanti politici. La crisi dei partiti, però, non deve scoraggiare la società civile, non deve portare ad atteggiamenti di anti-politica, perché i partiti continueranno ad esistere e a prendere decisioni sul nostro futuro a livello nazionale come a livello locale.
Avverrà, così, che a seconda della mozione vincente al congresso del PRC si determinerà il prossimo futuro della Sinistra in Italia come in Irpinia.
Avverrà, così, che a seconda della mozione vincente al congresso del PRC si determinerà il prossimo futuro della Sinistra in Italia come in Irpinia.
Non è opportuno che tale scelta venga presa soltanto dagli attuali iscritti del partito.
Bisogna, al contrario, rivendicare un diritto di attraversamento e di partecipazione da parte delle associazioni, dei comitati territoriali, dei singoli al voto dell’imminente congresso, non tanto per scegliere il futuro segretario del PRC, quanto piuttosto per incidere sul piano della rappresentanza della gente di Sinistra.
Bisogna, al contrario, rivendicare un diritto di attraversamento e di partecipazione da parte delle associazioni, dei comitati territoriali, dei singoli al voto dell’imminente congresso, non tanto per scegliere il futuro segretario del PRC, quanto piuttosto per incidere sul piano della rappresentanza della gente di Sinistra.
Anche la città di Avellino è caratterizzata negli ultimi tempi da dinamiche sociali che parlano di vertenze territoriali e politiche partecipative dal basso. Anche questi soggetti devono esprimere la propria opinione sul futuro cammino della Sinistra.
Il comitato irpino rifiuti zero, quello in difesa di Piazzetta Perugini e del Parco del Fenestrelle, quello anti tunnel sono solo alcuni degli esempi di nuove forme di organizzazione della società irpina che non trovano piena rappresentanza nelle attuali forme organizzative di partito.
Per questa ragione invito tutte e tutti gli interessati al destino della Sinistra ad iscriversi al PRC per portare un personale contributo al dibattito congressuale.
Non è un classico invito al tesseramento ad un partito perché, ripeto, le scelte congressuali determineranno non solo il futuro del PRC ma di tutte le forze che si identificano nella Sinistra.
Non si tratta di una banale campagna di tesseramento, dal momento che io stesso sono approdato da poco al PRC e che gran parte della mia personale esperienza l’ho maturata e continuo a svolgerla nel sociale e nell’associazionismo.
E non vuole essere neppure un’esortazione o un’indicazione di voto, benché chi scrive condivide la proposta avanzata da Nichi Vendola.
Il mio vuole essere solo un invito alla società civile irpina e di Sinistra ad invadere una sfera dalla quale è normalmente esclusa. È solo un invito a partecipare per determinare le scelte strategiche del futuro della Sinistra e del Paese. In una partita così importante non si può restare in tribuna a fare da spettatori… c’è bisogno di un’invasione di campo.
Non è un classico invito al tesseramento ad un partito perché, ripeto, le scelte congressuali determineranno non solo il futuro del PRC ma di tutte le forze che si identificano nella Sinistra.
Non si tratta di una banale campagna di tesseramento, dal momento che io stesso sono approdato da poco al PRC e che gran parte della mia personale esperienza l’ho maturata e continuo a svolgerla nel sociale e nell’associazionismo.
E non vuole essere neppure un’esortazione o un’indicazione di voto, benché chi scrive condivide la proposta avanzata da Nichi Vendola.
Il mio vuole essere solo un invito alla società civile irpina e di Sinistra ad invadere una sfera dalla quale è normalmente esclusa. È solo un invito a partecipare per determinare le scelte strategiche del futuro della Sinistra e del Paese. In una partita così importante non si può restare in tribuna a fare da spettatori… c’è bisogno di un’invasione di campo.
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