
...Loop odia la retorica, il populismo, le messe cantate, le liturgie e le autoassoluzioni, si nutre di contemporaneità, di curiosità, di pragmatico radicalismo. Loop è moderno e arcaico. Loop è culture linguaggi e conflitti dentro e oltre l’anno zero, un progetto politico editoriale che mette al centro la ricerca, il racconto, la costruzione di senso, la passione, la comunità, il globale, il noir, la poesia, l’economia, la memoria e la geografia, l’io, il noi e l’es. Loop assomiglia al corto circuito delle economie globali: sbeffeggia gli oracoli della globalizzazione, e si interroga sulla profondità della crisi sociale, culturale ed economica che attraversa il pianeta...
...Loop vuole parlare lingue e dialetti, vuole nutrirsi delle parole degli aymara e degli aborigeni, vuole capire la cosmogonia maya e narrare la congiunzione tra terra e libertà, tra terra e comunità. Loop è yiddish, la lingua parlata da undici milioni di europei prima dello sterminio, e ora estinta. Loop è una goccia che arranca alla ricerca di acqua e ha come unico obiettivo il tuffo e la mescolanza, il gorgo e la corrente, il fluire e il corrodere. Loop è residuo, margine, pura testimonianza. Loop si piace, non cerca consenso...
...Loop è arrogante, è ostinazione a voler esserci ancora, è resistenza agli urti e incapacità a riconciliarsi. Loop, dal 12 dicembre, è in onda...
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1 commento:
Ma ci siete ancora?
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